Cronache
Coronavirus Sardegna, vietato andare nelle seconde case sino al 30 aprile
La Regione proroga l'ordinanza “case al mare”: i “non residenti” possono entrare sull'isola solo se autorizzati
Prorogata fino al 30 aprile l'ordinanza del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che prevede misure più rigide per le seconde case dei non residenti nell'isola.
Il provvedimento, emesso lo scorso 17 marzo, che chi intende raggiungere la casa in Sardegna da altre regioni o dall'estero possa farlo solo in caso di "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' e/o di indifferibilità documentata ovvero per motivi di salute".
Vettori aerei e armatori prima dell'imbarco devono acquisire e verificare non solo la ricevuta dell'avvenuta registrazione sull'app 'Sardegna Sicura', ma anche la documentazione che attesti i requisiti previsti dal Dpcm del 2 marzo scorso per gli spostamenti dalle regioni di provenienza e quelli specificati nell'ordinanza regionale. Le compagnie aeree e marittime possono vietare l'imbarco in caso di documenti incompleti o se i passeggeri non hanno i requisiti necessari.
I controlli negli scali sono affidati al Corpo forestale che supporta il personale sanitario dell'Ats nelle attività di monitoraggio e verifica delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e dell'esito negativo dei tamponi molecolari o antigienico. I sindaci, in qualità di autorità di protezione civile e sanitaria, vigilano sul rispetto delle disposizioni sui test obbligatori co misure di monitoraggio e controllo della permanenza domiciliare (10 giorni di quarantena per chi arriva senza certificato e non vuole sottoporsi a tampone).