Cronache
Corteo pro Palestina: sassi e un palo contro gli agenti, idranti sui manifestanti. Ferita una ragazza
Protesta sul web: "Ci impediscono di arrivare, blocchi ovunque"
Corteo pro Palestina, Roma nel caos: sassi e un palo contro gli agenti, idranti sui manifestanti. Ferita una ragazza
Una ragazza è rimasta ferita durante gli scontri tra manifestanti e polizia al corteo pro-pal a Roma. È arrivata un'ambulanza, mentre molti dei presenti gridano “vergogna” alle forze dell'ordine.
Bombe carta, oggetti e bottiglie lanciati contro il blocco della Finanza
Degenera in scontri il corteo pro Palestina, con il lancio di bombe carta, bottiglie e altri oggetti da parte dei manifestanti.
Qui potete notare dei pacifici manifestanti pro Palestina a Roma "CARICARE" contro la Gdf. Si avete letto bene. pic.twitter.com/WmgZidPXlT
— Takeshi Kovacs 🇺🇦🇮🇱 (@Andersen101) October 5, 2024
Fotografi bastonati dai manifestanti
Alcuni fotografi e giornalisti, dopo essere stati oggetto di cori e insulti, sono stati presi a bastonate dai manifestanti. La polizia non interviene.
Idranti e lacrimogeni della polizia contro i manifestanti
La polizia ha reagito sparando lacrimogeni attivando gli idranti contro i manifestanti
Roma blindata per il corteo contro Israele: allerta infiltrati
È una Roma in assetto di 'guerra' con le forze dell'ordine schierate, da questa mattina, su via Ostiense, quella che si prepara ad affrontare la manifestazione pro-Palestina, non autorizzata, prevista per il primo pomeriggio di oggi, a due giorni dal primo anniversario del 7 ottobre, giornata dell'attacco di Hamas in Israele. Da questa mattina sono in atto mirati controlli ai caselli autostradali e nelle stazioni, un dispositivo di sicurezza a cerchi concentrici sempre più stringenti attorno all'area della stazione Ostiense così come chiesto dal neo questore di Roma, Roberto Massucci, chiamato subito a una sfida difficile. Sarà massima l'attenzione per intercettare eventuali infiltrati violenti.
Sotto la lente in queste ore anche i social, in particolare quelli riferibili ad ambienti anarchici e collettivi universitari. "Esiste un divieto e va fatto rispettare", aveva spiegato il questore nel corso di un incontro di presentazione alla stampa. L'Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani palestinesi hanno confermato sui social l'appuntamento di sabato alle 14 a Piramide anche dopo il pronunciamento del Tar che ha rigettato il loro ricorso.
1.600 controllati, 19 in questura
Dispositivi di sicurezza in campo a Roma nella giornata del corteo pro Palestina vietato. Sono 1.600, si apprende, le persone controllate finora e 19 sono state portate in questura per valutare la loro posizione al fine dell'eventuale foglio di via.
Protesta sul web: "Ci impediscono di arrivare"
"Fate attenzione se state prendendo il treno", e la foto di un gruppo di agenti alla Stazione Tiburtina. Stesso scatto e stesso avvertimento in altre stazioni e agli snodi principali del centro di Roma. Sul web corre la protesta di chi vorrebbe arrivare al punto di partenza della manifestazione a Roma, vietata dalla questura ma non riesce per i controlli serrati. "La questura di Roma impedisce ai bus di raggiungere la manifestazione", spiega un account postando il messaggio di un gruppo di manifestanti che sostengono di non riuscire a partire per un veto della questura.
Piantedosi, manifestazione Roma sarà gestita in base a scenario
"Qualsiasi manifestazione che va contro i divieti sarebbe illegale e sarà gestita dalle forze di polizia con equilibrio in un quadro di legalità. Ma sono decisioni che vanno prese sul campo, che si alimentano e beneficiano della saggezza di chi è sul campo per come si presentano gli scenari". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi durante la conferenza stampa conclusiva della riunione del G7 risponde in merito alla linea che sarà adottata rispetto alla manifestazione annunciata per domani a Roma nonostante i divieti. "Non tutte le scenderanno in piazza comunque", ha aggiunto il ministro.
"Da un anno, da quando è scoppiato il conflitto, i livelli di attenzione sono massimi. Non ci sono rilievi di intelligence che ci facciano pensare a qualcosa che possa destare il nostro allarme, ma l'acuirsi del conflitto in Medio Oriente impone un rafforzamento dell'attenzione rispetto ai circuiti terroristici". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi nel corso della conferenza stampa al termine della riunione del G7 a Mirabella Eclano.