Cronache

Cospito, la Procura di Torino chiede l'ergastolo per l'attentato di Fossano

Di Redazione Cronache

"Non merita sconti" ha detto il procuratore generale Francesco Saluzzo dopo la sentenza della Corte Costituzionale

Caso Cospito, dopo la decisione della Consulta la Procura generale tuona: "Non siamo qui per fare sconti"

Il processo era stato sospeso a dicembre in quanto i giudici torinesi avevano chiesto che la Corte Costituzionale si pronunciasse sull’eccezione di legittimità riguardo la "lieve entità". La Consulta si era espressa a favore del bilanciamento tra attenuanti e aggravanti consentendo, quindi, una sentenza alternativa all’ergastolo. "La Corte costituzionale ha aperto la strada alla possibilità di bilanciare attenuanti e aggravanti anche per il reato di strage politica. Ma non siamo qui per fare sconti se non quando gli sconti sono dovuti, fondati e meritati e Cospito non merita nulla” ha continuato Saluzzo.

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"Siamo qui per dire se questo reato è connotato da aspetti di lievità o se invece è un reato ordinario e crediamo di aver dimostrato che non è un reato terra terra, che ha avuto delle connotazioni di particolare gravità che solo per un caso non ha sortito gli effetti che Cospito e Beniamino si prefiggevano - ha detto ancora Saluzzo - In quell’occasione volevano uccidere, dare un segnale, stroncare i giovani che studiavano alla scuola carabinieri di Fossano, volevano infliggere allo Stato un colpo in uno dei suoi gangli essenziali come sono le forze di polizia. Così dimensionato il fatto non offre alcuno spunto per dire che ci sono elementi che lo depotenziano”.