Cronache
Covid, "il vaccino limita le libertà": militare reintegrato. LA SENTENZA
Secondo il Tribunale militare di Napoli con il Green Pass e il vaccino anti-Covid violate le libertà fondamentali
L’obbligo del vaccino per alcuni lavoratori ha limitato la loro libertà confliggendo con i principi della Costituzione
Il giudice spiega anche perché il suo dispositivo non è allineato all’ultima decisione sul tema, nel 2023, della Corte Costituzionale dove si dice che “l’obbligatorietà del vaccino lascia comunque al singolo la possibilità si scegliere se adempiere o sottrarsi all’obbligo, assumendosi responsabilmente, in questo secondo caso, le conseguenze previste dalla legge” e spiega perché questa valutazione della Corte si discosti da decisioni costituzionali precedenti.
Il giudice Cruciani commenta: “Una tale interpretazione, esasperatamente formalistica e cinica, finisce anche per svilire la centralità che la stessa Costituzione attribuisce al lavoro, quale imprescindibile mezzo di sostentamento e di sviluppo della persona umana”.
In sintesi, orientandosi su altre sentenze Costituzionali precedenti, il giudice ritiene che il diritto all’accesso al lavoro sia un “fondamentale diritto di libertà della persona umana” per essere liberi, cosa che non può verificarsi “senza lo svolgimento” di un lavoro. E spiega: “Il lavoro, quindi, per una persona che intende vivere una vita libera e dignitosa, non è una scelta, bensì una necessità. Non vi è quindi margine di scelta alcuno per il lavoratore, il quale se vuole continuare a sopravvivere dignitosamente, si vede costretto a sottoporsi al trattamento sanitario obbligatorio, essendo previsto, per il caso di non adempimento, la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione”.