Cronache

Covid, Io Apro sbarca in Senato: "Riaprite tutti, se no il Paese affonda"

"Dal 26 aprile l'Italia riaprirà", ribadisce il movimento in una conferenza stampa a palazzo Madama

Dal 26 aprile in zona gialla bar e ristoranti potranno accogliere i clienti a pranzo e a cena negli spazi esterni dei locali fino alle 22: troppo poco per i membri di “Io Apro”, che metteranno in atto una serie di aperture in tutta Italia. Scelta obbligata, dicono in una conferenza stampa in Senato, "altrimenti il Paese affonda".

Intendono riaprire senza alcun coprifuoco o fascia di colore, e senza chiedere che gli avventori siano vaccinati perché "i cittadini sono liberi e vaccinarsi è una scelta". Le loro rimostranze sono note: i risarcimenti garantiti dai governi Conte e Draghi per le chiusure sono poca cosa, e ora, in vista del 26 aprile, distinguere tra i locali che hanno spazi all'aperto e potranno ripartire, e quelli che non li hanno e resteranno chiusi, oltre che iniquo "è un altro modo per dividerci", affermano.

Fanno sapere di aver incontrato prima della conferenza, che viene trasmessa sulla loro pagina Facebook, Matteo Salvini, ma garantiscono che il loro non è un movimento che abbia dietro alcun partito. Ieri sono stati a Bruxelles, oggi sono a Roma. Il loro manifesto programmatico è "dal 26 aprile l'Italia riaprirà". In sicurezza, assicurano, e contano già 1800 attività tra quelle che hanno aderito. E non si parla soltanto di ristoranti o bar ma di qualunque tipo di attività che abbia dovuto fermarsi a causa dell'emergenza sanitaria: in primis le palestre. Vedremo come andrà a finire.

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