Cronache
Crollo ponte Morandi, il maxi rifiuto. "Ho detto no a 1 mln per mio figlio"
Un padre non ha accettato l'offerta dello Stato per ristoro al danno causato: "La vita di Giovanni non ha prezzo, ora voglio giustizia"
Crollo ponte Morandi, il maxi rifiuto. "Ho detto no a 1 mln per mio figlio"
Sono passati 2 anni e mezzo dal crollo del ponte Morandi a Genova, quel tragico 14 agosto 2018, in cui hanno perso la vita ben 43 persone. Finite nel vuoto in un istante. Il padre di una di queste vittime ha rifiutato un'offerta di 1 milione di euro, ci fra proposta dagli avvocati dello Sato come risarcimento. "La vita di mio figlio non ha prezzo, voglio prima verità e giustizia". Roberto Battiloro, padre di Giovanni, ha resistito alle lusinghe di chi avrebbe voluto risarcirgli il danno per la morte del figlio e ha detto no. Battiloro torna a Genova per l'avvio del secondo incidente probatorio nell’ambito del procedimento per il disastro.
In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha raccontato di vivere questa giornata "con grande angoscia. L’ultima volta che sono stato a Genova mi sono trovato a vegliare su 40 bare. Vado in auto in Liguria ma eviterò il nuovo ponte. Non voglio passare da lì perché mi ricorda che la giustizia non è stata veloce quanto la ricostruzione. Il problema è irrisolto e c’è ancora chi prende i pedaggi per il transito". Il procuratore Cozzi me l’ha giurato in faccia: “Tratterò il processo come se fosse morto mio figlio”, mi ha detto. Capisco però chi ha accettato il denaro: se con il proprio caro qualcuno ha perso una fonte di reddito, non è facile tirare avanti".