Cronache
Da storia di corna a spy-story: il caso-Hancock mette in crisi gli 007 inglesi
Chi ha realizzato il video nel quale bacia l'amante? Chi lo ha diffuso ai media? Non è la prima volta che succedono cose del genere al ministero della Salute...
Il filmato che prova la relazione extraconiugale tra Matt Hancock, ex ministro della Salute inglese, e l'imprenditrice Gina Coladangelo diventa una spy-story degna di James Bond.
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La diffusione del video ha portato a un'ovvia crisi politica, anche perché il tutto si è svolto quando erano in vigore le restrizioni per il Covid-19, evidentemente violate dai due amanti, e una ancora più ovvia crisi coniugale: la stampa britannica ha rivelato che Hancock nei giorni scorsi è stato messo alla porta dalla moglie e che avrebbe svegliato il figlio nel cuore della notte per annunciargli che se ne stava andando.
Ma c'è di più. Una comunissima storia di corna rischia di esplodere fino a mettere in discussione il decantato sistema di sicurezza del Governo di Sua Maestà britannica. Il ministero della Salute ha infatti aperto un'inchiesta su come un filmato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso sia arrivato ai media nazionali e internazionali.
Brandon Lewis, Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord, commenta: “Dobbiamo andare a fondo di questa vicenda. Tutto quello che accade all'interno delle stanze di un ministero è materiale sensibile”.
A gettare ulteriore mistero su questo episodio sono le dichiarazioni di Alan Johnson, ex segretario di Stato per la Salute: “Come è possibile che ci fosse una telecamera nell'ufficio di Hancock? Non riesco a spiegarmelo, perché nel mio ufficio non c'era... E non c'era in nessuno dei cinque uffici che ho utilizzato negli altri ruoli di Governo che ho occupato!”. Inoltre, cariche istituzionali così importanti non possono essere filmate di nascosto, a meno che non sia il Primo Ministro in persona ad autorizzare lo spionaggio: “E' una regola che risale ai tempi di Harold Wilson (Premier negli anni '70, ndr). Tuttavia va detto che le conversazioni telefoniche e quelle di persona vengono registrate da un membro autorizzato dello staff, per averne una memoria documentata”, ha spiegato Johnson.
Il giornale The Sun, che ha sollevato il caso, sostiene di aver ricevuto una soffiata da dei “whistleblower”, ma non c'è chiarezza sul modo in cui il filmato sia finito nelle loro mani e nemmeno su chi l'abbia materialmente realizzato.
Il codice deontologico in vigore per i giornalisti britannici afferma che le testate non devono pubblicare “materiale acquisito attraverso telecamere o apparecchi di audioregistrazione nascosti” e nemmeno possono “ricercarlo” o anche solo “accettarlo”. A questa regola c'è però un'eccezione significativa: lo si può fare “quando è nel pubblico interesse e quando non c'è altro modo per ottenere tale materiale”. E' questo il caso?
Al momento non risultano inchieste da parte dell'autorità giudiziaria su questa fuoriuscita di materiale, ma solo quella interna al ministero, che oltretutto non è nuovo a incidenti del genere: di recente dei documenti sensibili sulla sicurezza sono stati addirittura rinvenuti da un cittadino alla fermata di un autobus!
É possibile che le segrete stanze del Governo inglese siano un tale colabrodo? Oppure c'è qualcuno che intenzionalmente ha voluto mettere alla berlina Hancock (e con lui anche l'intero Governo) rivelando pubblicamente un aspetto nascosto della sua sfera privata? Certamente è un fatto pubblico che ci sia stata una violazione delle regole rigidamente imposte ai comuni sudditi della Corona londinese, cosa che può costare cara in termini di consenso elettorale. Che poi ci sia stata anche una violazione delle regole di sicurezza va dimostrato dall'indagine. E gli 007 sono al lavoro.