Cronache
De Raho convocato in Procura da Cantone, vuole sentirlo per il caso dei dossieraggi legato a Striano
Il parlamentare del M5s era a capo della procura antimafia quando il finanziere scaricava i file illegali
Dossieraggi, De Raho in procura per chiarire la sua posizione
Federico Cafiero De Raho, ex magistrato e ora parlamentare del M5s, era finito nel mirino della politica per la vicenda legata ai dossieraggi, visto che i fatti al centro dell'inchiesta riguardano accessi ai file illeciti operati dal finanziere Pasquale Striano proprio nel periodo in cui c'era De Raho a capo della procura Antimafia. Questo ha portato la maggioranza alla richiesta di dimissioni, mentre l'ex toga e il M5s parlavano di un complotto. Ora però c'è stata una svolta, perché - in base a quanto risulta a Il Tempo - oggi De Raho si presenterà davanti al procuratore Raffaele Cantone, per chiarire la sua posizione.
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Di quell’attività illecita che si è consumata sotto gli occhi di De Raho, il deputato grillino giura da mesi di non saperne nulla e minaccia querele contro chiunque lo tiri in ballo. C’era stata una timida riga nella difesa del pm Antonio Laudati, il supervisore del gruppo Sos indagato insieme a Striano e ai giornalisti per accesso abusivo alle banche dati e rivelazione del segreto. Laudati - prosegue Il Tempo - ha garantito di aver delegato le indagini sulle Sos "sotto il pieno controllo del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo", ovvero De Raho.
Tutte bugie, ha tuonato De Raho, che ora avanza l’ipotesi dell’esistenza di un complotto ai suoi danni. Contro la sua versione, la Procura ha raccolto la testimonianza di un carabiniere in servizio alla Dna, il quale conferma che il capo fosse stato informato su Striano. E oggi il pentastellato dirà la sua davanti al procuratore Cantone e le sue dichiarazioni saranno messe agli atti.