Cronache

Le ragioni delle dimissioni di Elisabetta Belloni dal Dis

"Decisione presa da tempo" ha detto la responsabile del dipartimento informazioni per la sicurezza. Dietro a tutto un paio di rapporti poco amichevoli

di redazione

Le ragioni delle dimissioni di Elisabetta Belloni dal Dis

Le dimissioni di Elisabetta Belloni dalla guida del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, annunciate oggi sono una vera sorpresa, non per tutti. A Roma infatti sono in molti a raccontare di un certo "malessere" che Belloni covava da tempo al punto che il presunto posto accanto a Ursula Von der Leyen a Bruxelles sembra sempre più essere una conseguenza che una ragione.

La situazione nei Servizi Segreti Italiani

Che in Italia sia difficile trovare un qualsiasi posto di lavoro, sia esso pubblico o privato, in cui regnio l'armonia e la serenità è cosa nota. Come è noto a tutti che la gestione dei servizi di intelligence del paese siano un ruolo importante-delicato-ambito-rischioso. Ecco, Elisabetta Belloni diciamo che non aveva un buon rapporto (e per alcune voci questo è un eufemismo) con il Direttore dell'Aise, Giovanni Caravelli. 

Tra i due spesso ci sarebbero state differenze di vedute e, soprattutto, sarebbe sempre stato complicato stabilire dove finisse il terreno operativo dell'uno e cominciasse quello dell'altro.

La Politica

Che la politica sia parte attiva in tutto questo è evidente. Elisabetta Belloni ha da sempre avuto un rapporto molto stretto di stima con Giorgia Meloni, in realtà nato non da subito e grazie alla collaborazione di Arianna Meloni, la sorella della Premier. Il tutto poi si è rafforzato e consolidato in maniera sempre più salda al punto che la premier affidò proprio a Belloni l'organizzazione diq eullo che ad oggi è stato il principale evento internazionale del suo Governo: il G7 in Puglia.

Ricordiamo anche che ai tempi della nascita dell'attuale esecutivo il nome di Belloni venne fatto più volte addirittura come possibile ministro degli Interni e non solo.

Ci si attendeva quindi un'ascesa ancor più rilevante della funzionaria che però sembra paghi il non altrettanto buon rapporto con Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che in più detiene la delega ai servizi. 

Le conseguenze

Sono in molti però a far notare che, al di là delle ragioni personali, le dimissioni di Elisabetta Belloni siamo quantomeno criticabili per la tempistica. Siamo infatti nel pieno di una situazione globale complessa, con guerre che in maniera indiretta ci riguardano (Ucraina, Gaza, Libano) e nei giorni in cui la nostra intelligence e la nostra diplomazia si trovano nel pieno del "caso Cecilia Sala", una vicenda che per le sue difficoltà, richiedono un impegno totale.

In attesa delle sue parole e spiegazioni sarà importante vedere cosa succederà in futuro, da chi prenderà il posto di Belloni (il cui incarico era comunque in scadenza tra pochi mesi) e cosa succederà al resto del mondo dei Servizi di Intelligence.

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