Cronache

Due legali intercettati: "Nomine Pnrr? Per Cingolani si è mosso Crosetto"

Di Redazione Cronache

Agli atti di un'inchiesta per corruzione finisce il dialogo tra due avvocati. i politici chiamati in causa non sono indagati: "Mai fatta alcuna pressione"

Corruzione, l'intercettazione che chiama in causa Crosetto e Cingolani. I due smentiscono con forza

Un'inchiesta giudiziaria sfiora il ministro della Difesa Guido Crosetto e l'ex ministro della Transizione Ecologica e ora ad di Leonardo Roberto Cingolani. I due politici non sono indagati ma sono stati citati durante un'intercettazione finita agli atti in un processo per corruzione che riguarda due legali indagati. I fatti risalgono a dicembre del 2021 e coinvolgono - si legge su Il Fatto Quotidiano - l'avvocato Pierfrancesco Sicco e il noto amministrativista Federico Tedeschini. Il 15 maggio scorso la Procura ha chiuso l’indagine nei confronti loro e di Gaia Checcucci, "compagna di Sicco" e all’epoca commissario ad acta dell ’A.t.o. Ovest della provincia di Imperia.

Nel 2021, quando era uomo forte di Fratelli d’Italia ma ancora un imprenditore, secondo un avvocato romano in quel momento intercettato, Guido Crosetto - prosegue Il Fatto - si sarebbe mosso sull'allora ministro Roberto Cingolani per favorire una sua nomina nella struttura dell'Unità dei fondi del Pnrr. "Su Cingolani si è mosso Crosetto", è la conversazione captata dagli investigatori capitolini. L'attuale ministro della Difesa al Fatto dice con fermezza: "Mai parlato con Cingolani di nomine o di cose relative al Pnrr".

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