Cronache

Elezioni, "tra i candidati c'è anche un senatore che abusa delle ragazze"

Una assistente politica denuncia i presunti abusi subiti da un politico che si ricandida: "Non puoi denunciare un senatore con immunità, femminista del c…”

Abusi sessuali al Senato: una denuncia gravissima

Tra i vari candidati alle prossime elezioni ci sarebbe anche un presunto abusatore, oltretutto un senatore già in carica e, a quanto pare, piuttosto conosciuto. A raccontarlo è Fanpage, che ha raccolto la denuncia della presunta vittima, documentata da una serie di riscontri riguardanti messaggi davvero crudi, tra i quali uno che dice: “Non puoi denunciare un senatore con immunità, femminista del c…”.

Secondo la versione della ragazza che, specifica la testata, non ha sporto denuncia alle autorità, la storia sarebbe iniziata nel 2021, quando ha iniziato a lavorare come assistente del senatore in questione. “Sai, se vuoi stare accanto a me nel partito, dovrai cambiare il tuo modo di vestire, il tuo modo di porti, di camminare. Sarai nell’occhio del ciclone, perché io sono uno molto chiacchierato”, le avrebbe detto il suo nuovo capo fin dal primo incontro, aggiungendo poi frasi del tipo “non passarmi così vicino, sono pur sempre un maschietto”.

In seguito, i messaggi del senatore sarebbero diventati sempre più espliciti e intimi e, una volta convocata nel suo ufficio, le direbbe chiaramente che, per l’occasione avuta deve dare qualcosa in cambio. E avrebbe iniziato a baciarla a toccarla sotto la gonna.

Fuggita dall’ufficio, qualche giorno dopo avrebbe ricevuto la chiamata dell’amante del politico in questione, con toni molto minacciosi: “Sei una puttana, stai lontana da lui, non ti permetterò di prendere il mio posto”. Ma anche l’uomo continuerebbe a chiamarla e, quando lei tenta di dissuaderlo dal continuare con la minaccia di una denuncia, lui addirittura replicherebbe: “Sì, certo, denunci un senatore con l’immunità. Stai perdendo l’uomo e l’occasione della tua vita. Ma smettila a fare la perfettina, se non volevi che ci provavo non ti mettevi la gonna, che era un chiaro segnale, ti mettevi i pantaloni e facevi la frigida. Con questi movimenti femministi del cazzo vi siete tutte montate la testa”.

Addirittura, poco dopo Natale la ragazza riferisce di aver subito una perquisizione in casa da parte delle Forze dell'Ordine, dopo la denuncia dello stesso senatore, “per darti una lezione”, anche se non c’erano prove degli insulti sui social che la giovane avrebbe rivolto al politico. Altrettanto inquietante è quello che le avrebbe detto un altro ispettore: “I politici alzano il telefono e fanno quello che vogliono. Chi c’ha il potere si sente autorizzato a fare dall’alto del suo piedistallo”. Poi si passerebbe a un copione vecchio, ma non per questo meno odioso: “Perché sei andata con la gonna a quell’appuntamento?” e poi, in un mail, addirittura un apprezzamento non richiesto “comunque sei uno spettacolo”. Un comportamento segnalato ai superiori dell’agente in questione, ma senza conseguenze. 

 

Il commento di Giuditta Pini (PD)

In qualsiasi altro paese non si starebbe parlando d’altro.  Un senatore della Repubblica è stato accusato di aver molestato una donna durante un colloquio all’interno del Senato. 
La testimonianza è stata raccolta da Fanpage e per fortuna almeno sul web se ne sta parlando, perché quello che è successo è gravissimo.
Non solo questa persona avrebbe abusato della sua posizione, ma avrebbe anche chiesto e ottenuto (anche qui bisognerebbe capire come) una perquisizione della polizia a casa della donna.
In uno dei messaggi che le avrebbe mandato avrebbe scritto che denunciare un senatore con l'immunità era da pazzi.
Dopo quattro anni in giunta per le autorizzazioni vorrei chiarire una cosa: non esiste immunità parlamentare per le molestie sessuali e per nessun reato di molestia o reato grave.
Quindi in realtà sarebbe da pazzi non denunciare e non inchiodare questo senatore alle sue responsabilità. 
Che poi andasse in Giunta a chiedere l'immunità, sarebbe uno spettacolo veramente divertente. 
Denunciare, lo sappiamo, non è semplice e per fortuna sempre di più anche le istituzioni se ne stanno accorgendo, ma siamo ancora troppo indietro.
Dopo la perquisizione, la donna si è rivolta alla polizia: l'ispettore che ha raccolto la sua testimonianza ha pensato bene di mandarle una mail dicendole: “sei uno spettacolo”. Ecco, prima di dire alle donne di denunciare dovremmo formare adeguatamente chi raccoglie quelle denunce e punire eventuali abusi come questo.
Mi auguro che si faccia presto chiarezza sulla vicenda e che giustizia sia fatta al più presto. A questa donna vanno tutto il mio supporto e la mia solidarietà.