Cronache

Maltempo Emilia Romagna, 14 morti. Migliaia di sfollati, scarseggiano i viveri

Di Redazione Cronache

Circolazione tornata regolare sulle autostrade dell'Emilia Romagna. Il Nobel Parisi: "Tutta colpa della CO2". Video e foto della tragedia

Maltempo, il Nobel Parisi: "Tutta colpa della CO2" 

Il disastro dell'Emilia Romagna allagata? "Eventi che dipendono dai cambiamenti climatici, dall'aumento della temperatura. E noi per combattere questi cambiamenti stiamo facendo davvero pochino" ma "dobbiamo abituarci". Lo sostiene in un'intervista al Corriere della Sera il Nobel per la fisica Giorgio Parisi, secondo cui le responsabilita' della situazione presente vanno attribuite alla "comunita' mondiale. Ma anche noi in Italia". Per Parisi non v'e' dubbio che i cambiamenti climatici dipendano dalle attivita' dell'uomo "per via delle emissioni di CO2" e quanti sostengono il contrario, i negazionisti del clima che "negano il nesso sono meno dell'1 per cento degli scienziati del campo".

Secondo il Nobel per la fisica "la storia della temperatura della Terra e' analizzata con notevole precisione. Anno per anno si conosce la temperatura media della Terra" e cio' starebbe a dimostrare che l'aumento della temperatura dipende dalla CO2 e non da fluttuazioni climatiche. E la media della temperatura che sale si ricava "dai cerchi che segnano i tronchi degli alberi, dai segmenti di carotaggi polari. Un aumento cosi' rapido della temperatura come negli ultimi 40 anni non si era mai visto", dice Parisi, per il quale "ci sono modelli dell'atmosfera estremamente precisi che paragonano quanto sarebbe stato l'aumento trascurabile forse nullo della temperatura senza CO2 e quello che abbiamo con la CO2".

Il risultato finale e' che "nelle regioni polari la temperatura e' aumentata di 3, anche di 4 gradi per via dell'aria calda che arriva dall'Equatore. All'Equatore va l'aria fredda che arriva dal nord. Succede quindi che sempre piu' aria calda va verso il nord e sempre piu' aria fredda verso il sud. Questa circolazione a cui non siamo abituati aumenta l'energia che si accumula nell'atmosfera e che si sfoga negli eventi estremi". Per evitare tutto questo bisogna assolutamente "realizzare un piano mondiale facendo un accordo climatico soprattutto con l'India e la Cina che insieme fanno quasi meta' dell'umanita'" tenendo conto che quest'ultimi "sono Paesi molto restii" e poi "con la Cina un accordo non puo' riuscire fino a quando si minaccia la guerra". Quanto all'Italia e a quel che puo' fare in concreto, Parisi conclude dicendo che si deve realizzare "una transizione energetica reale. Bloccare la nostra dipendenza dal gas, dal petrolio e passare alle energie rinnovabili". 

Maltempo, l'esperto: "Mancano casse di espansione, sono la salvezza"

"Abbiamo assistito a un evento eccezionale, ma dato che questi fenomeni diventeranno sempre più frequenti, dovremmo considerarlo come nostro nuovo punto di riferimento. E, quindi, adeguare i nostri sistemi di protezione". Lo dichiara in un'intervista a Repubblica Armando Brath, docente di Costruzioni Idrauliche dell’Università di Bologna e presidente dell’associazione Idrotecnica Italiana, uno dei massimi esperti in materia di casse di espansione. E sul tema ha pochi dubbi: "Il loro numero è insufficiente. In Emilia sono stati attrezzati i grandi affluenti del Po, mentre la Romagna è quasi completamente scoperta". "Ne andrebbero realizzate o completate anche altre, ad esempio sul Sillaro e sul Lamone, adeguando le progettazioni alle nuove esigenze. Se vogliamo provare a contenere fenomeni simili, tutti i principali corsi d’acqua romagnoli devono essere dotati di infrastrutture di questo tipo", spiega.