Cronache
Fiola: "Ristori sicuri ed immediati". Provenzano: "Segnalare i ritardi"
Il presidente dell'ente camerale napoletano al ministro: "Unici in Italia a sostenere le imprese con 50 milioni attraverso bandi mirati e pronti a nuove misure"
Confronto in videoconferenza dalla Camera di commercio di Napoli, tra il presidente dell’ente, Ciro Fiola e il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano. Sul tavolo le questioni legate alla crisi scaturita dalla pandemia e i nuovi provvedimenti del Governo.
“La Camera di Commercio di Napoli è stata l’unica in Italia ad aver messo in campo 50 milioni di euro per le imprese attraverso bandi mirati -ha esordito Fiola- e siamo pronti con il bilancio di dicembre a fare altrettanto sperando che si possa agire di concerto col Governo e quindi aggiungere ulteriori fondi. Ma c’è bisogno di interventi mirati. Si legge che la Campania è considerata non ad alto rischio, ma oramai si registra un lockdown naturale. Mancano i clienti nei negozi, che sono aperti ma senza clienti e gravati dalle spese. C’è bisogno di ripensare gli interventi per le imprese. Meglio chiudere venti giorni e dare subito i ristori o dare ristori anche restando aperti in modo da non desertificare la città?”.
Nel corso del confronto a distanza al quale hanno preso parte anche il vicepresidente vicario Fabrizio Luongo in rappresentanza di Casartigiani e il leader nazionale di Aicast, Antonino Della Notte, Fiola ha aggiunto: “Il Governo ha approvato la decontribuzione sull’assunzione delle persone fino a 35 anni. Orami i 35enni sono dei ragazzini, come anche i 40enni che sono senza lavoro. Ma in un momento di pandemia dove ci sono 50enni che sono in difficoltà, perché mettere dei limiti alla decontribuzione vincolandoli all’età. In questo momento deve essere aperta a tutti. Anche la vicenda Whirlpool è indicativa: chi esce fuori dal mercato del lavoro in quel caso, sarebbe fuori. C’è bisogno di ristori veri e veloci. Occorre che l’Inps proceda anche ad assunzione di interinali per liquidare velocemente le pratiche. Ci sono aziende napoletane che da 4 mesi aspettano la cassa integrazione, un peso insostenibile su aziende e lavoratori dipendenti. Si dovrebbe tentare di dare una mano alle assunzioni veloci nella pubblica amministrazione. Alla Camera di Commercio di Napoli mancano in organico circa 100 unità che, il vincolo delle vecchie norme, non ci consente di colmare. Chi è in servizio con grande spirito di collaborazione ci sta aiutando a rimettere in sesto il sistema. La questione ricade su tutto il pubblico, compresa la sanità. Occorre chiarezza su quelli saranno le decisioni governative sui lockdown parziali, allo stato non abbiamo compreso il meccanismo che si adotterà. Ci sembrano oggettivamente provvedimenti spot”.
Nel ringraziare Fiola per il ruolo determinante delle Camere di commercio in questi momenti, Provenzano ha invitato a segnalare i ritardi sottolineando che “allo stato su 3,5milioni di casse integrazione ci risulta che solo 14mila non siano state erogate. Spesso per problemi legati all’errata presentazione o per questioni che ci interessa comprendere rapidamente”. Provenzano ha anche aggiunto: “Interverremo con sostegni mirati, che siano proporzionali rispetto ai provvedimenti di chiusure o restrizioni che si attueranno. Aver già messo in campo la decontribuzione del 30% per i lavoratori fino alla fine dell’anno è un segnale, contiamo di proseguire in questa direzione”.