Cronache

Friuli, la mega acciaieria ucraina rischia di distruggere la laguna. Inchiesta

di Ivan Vadori

Il progetto di un ecomostro siderurgico ha preso forma tra delibere con dichiarazioni false, il silenzio e le menzogne di sindaci e istituzioni

Friuli Venezia Giulia, la laguna di San Giorgio di Nogaro sotto scacco di una mega acciaieria

“Friuli Venezia Giulia, ospiti di gente unica”, questo è lo slogan che la regione ha scelto, diversi anni fa, per presentare la propria campagna mediatica al fine di incentivare il turismo sul territorio. Le bellezze del luogo si diversificano tra storia, sport, enogastronomia e parchi naturali: l’area singolare della regione è certamente la Laguna di Marano e Grado.

Essa è praticamente il capo nord dell’Adriatico. Ovvero è il capo nord di tutto il Mediterraneo. Posta a Nord-est di Venezia e in adiacenza al golfo di Trieste, è un hub straordinario per moltissime specie volatili. D’inverno fa da riparo alle centinaia di migliaia di anatre che arrivano dal Nord Europa. A partire da primavera fa da culla e nido ad un ancora più sterminato numero di specie ed esemplari che partono sia dalle coste africane che dai territori dell’Africa centrale.

Non si può sbagliare. La rotta è tracciata. Risalite tutto l’Adriatico e in questa laguna arriverete. Delle sottili strisce di terra chiamate litoranee dividono il mare dalla laguna interna. Un ambiente in equilibrio fra antiche regole di pesca ed una cittadina di pescatori di nome Marano Lagunare di sole duemila anime che ha deciso di non alzare bandiera bianca alla modernità. Moltissimi sono gli austriaci che sono caduti nelle reti di questa cittadina e del suo incredibile territorio. Già a partire da inizio marzo li puoi incontrare lungo le strette calli o nell’unica piazza con la torre millenaria. Al pari dei maranesi non riescono a non cercare con il primo sguardo queste acque. A non cercare di capire quale sia la direzione del vento stamattina. Sembra veramente di appartenere ad un luogo di pace e incanto.

A pochi chilometri da questo paradiso naturale, vi è insediato un distretto industriale importante per tutto il Friuli: la zona industriale del comune di San Giorgio di Nogaro. In questa area trovano spazio più di 90 aziende delle più disparate categorie merceologiche. Da quelle alimentari, a quelle meccaniche di precisione, quelle dedicate alla logistica, alle diverse darsene di rimessaggio di barche, a quelle di trasformazione chimica, ad alcune vetrerie ed infine anche dei laminatoi. Un sistema industriale complesso, ma ramificato. Forte di un sistema costituito da una moltitudine di aziende e proprietà. Con un turnover di aziende e proprietà continuo, privo delle fragilità di un sistema monoindustriale o uniproprietario. I cartelli con la ricerca di personale si sprecano ed anche la ricerca di tecnici qualificati è quasi ossessiva per gli scarsi risultati che produce. Gli abitanti immersi in questo luogo naturalistico hanno sempre sostenuto questa realtà produttiva poiché si è sempre sposata adeguatamente con il territorio poi qualcosa si è rotto. Sui balconi delle case della cittadina lagunare sono comparsi nuovi lenzuoli, in prevalenza bianchi. Con una scritta quasi ossessiva: NO ACCIAIERIA.