Cronache
Gänswein rispedito a Friburgo, ma lui si ribella. La rivincita di Padre Georg
Ieri dell'ex segretario di Benedetto XVI, rispedito a Friburgo dal Papa, non si è vista traccia: è andato a Bregenz sul lago di Costanza a ordinare un sacerdote
Preventivamente Padre Georg approfittò delle feste per sparare ad alzo zero contro Papa Francesco che alla ripresa delle attività, il 7 gennaio, lo convocò subito in Vaticano e gli fece un liscio e busso memorabile durante il quale le grida risuonarono in tutti i Sacri Palazzi. Da quel momento Padre Georg non solo si tacque d’improvviso ma anzi diventò mitissimo agnello sottomesso al Santo Padre che, tra l’altro, gli aveva imposto un assoluto silenzio.
Fu allora che Georg contattò Marina Berlusconi nel tentativo ormai inutile di bloccare la diffusione del libro “Nient’altro che la verità”, ormai già pronto per la distribuzione e conteneva veleno allo stato puro per il Pontefice regnante. Evidentemente il “colloquio” con il Papa aveva avuto il suo effetto e deve essere stato estremamente convincente.
Intanto il tempo passava e Gänswein alternava calcetti negli stinchi di Francesco, come quando andò in prima serata a “Cinque minuti” da Bruno Vespa a lamentarsi, a professioni di obbedienza. Come lui stesso aveva descritto nel libro in pratica Papa Bergoglio gli aveva lasciato la carica di prefetto della Casa Pontificia e lo stipendio ma gli aveva esplicitamente detto che la sua opera professionale non era più necessaria. Questo fatto addolorò profondamente l’alto prelato a cui, tuttavia, non restò altro che eseguire l’ordine ricevuto e da quel momento si dedicò solo al suo Papa, cioè a Benedetto tedesco come lui.