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Cronache
Giallo dj Viviana, testimoni: "Gioele dopo l'incidente era vivo e illeso"

Dopo l'incidente stradale "Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita". E' la ricostruzione del testimone presente dopo l'impatto resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che come riporta l'Ansa, indaga sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni della donna. 

Caso Dj Viviana, trovati i testimoni dell'incidente 

Si sono fatti vivi i testimoni oculari dell'incidente a Viviana Parisi e il piccolo Gioele. La coppia, come si apprende, si è presentata nei giorni scorsi a un posto di Polizia del nord Italia dove vivono per raccontare quanto visto. Sembra che non abbiano capito subito che il procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavallo facesse appello proprio a loro. Poi hanno capito e si sono presentati alla Polizia.

Hanno raccontato che il bambino dopo l'incidente "aveva gli occhi aperti". Per il pm il teste "è attendibile". "Sono testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord", dice la procura. All'inizio, ha spiegato il procuratore, "avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l'incidente e si sono presentati". Hanno così aggiunto un tassello importante all'inchiesta.

Giallo dj Viviana: parla il padre di Gioele

Vertice alla procura di Patti, in provincia di Messina, per fare il punto sulle indagini legate alla scomparsa del piccolo Gioele. Del bimbo di 4 anni non si hanno notizie da 14 giorni, dall'incidente del 3 agosto, all'interno della galleria dell'autostrada Messina-Palermo, all'altezza del territorio di Caronia. Il mezzo era guidato dalla mamma, Viviana Parisi, trovata morta cinque giorni dopo, sotto un traliccio.

Oggi è stato sentito dai pm il padre del piccolo, Daniele Mondello, marito della donna: un colloquio senza avvocati, durato circa 45 minuti. Nei locali della procura presenti anche i padri dei due coniugi. La donna era stata vista allontanarsi da alcuni testimoni che finora non hanno risposto all'appello della procura di riferire quanto visto. E domani incontro in prefettura, a Messina, della task force che si occupa delle ricerche che vedono impegnati anche volontari e familiari. 

Una pista al vaglio della procura riguarda una possibile aggressione da parte di cani feroci. Gli inquirenti avevano già esaminato questa ipotesi, avvalorata dal fatto che sulle gambe di Viviana sono stati trovati segni di morsi. Il proprietario di due rottweiler che sarebbero stati avvistati nei boschi di Caronia, è stato interrogato a Ferragosto.

Secondo un'altra ipotesi, che prende quota, lo schianto contro il mezzo degli operai impegnati nei lavori nella galleria sarebbe stato più violento e avrebbe potuto causare la morte di Gioele sistemato sul sediolino forse non bloccato nell'auto, spingendo la donna sotto choc ad allontanarsi con il corpicino e poi al suicidio. Secondo alcune fonti Viviana Parisi peraltro soffriva di problemi psichici, forse di depressione, e temeva che le togliessero il figlio che amava molto. Setacciati anche diversi ruderi e casolari abbandonati.

Nelle ricerche sono impegnate circa settanta persone tra carabinieri del reparto cacciatori di Sicilia con droni e cani specializzati, oltre a vigili del fuoco, Protezione civile, forestali, poliziotti e finanzieri e diversi volontari.

Giallo dj Viviana, 14esimo giorno dalla scomparsa di Gioele

Quattordicesimo giorno di ricerche per il piccolo Gioele, il bimbo di quattro anni scomparso il 3 agosto con la madre Viviana Parisi, la dj trovata morta nelle campagne di Caronia il successivo 8 agosto. Una pista al vaglio della procura di Patti riguarda una possibile aggressione da parte di cani feroci. Gli inquirenti avevano già esaminato questa ipotesi, avvalorata dal fatto che sulle gambe di Viviana sono stati trovati segni di morsi. Il proprietario di due rottweiler che sarebbero stati avvistati nei boschi di Caronia, è stato interrogato a Ferragosto. Si seguono, insomma, vecchie e nuove ipotesi investigative compresa quella secondo cui il piccolo sia morto a seguito delle conseguenze dell'incidente stradale avvenuto nella galleria dell'autostrada Messina-Palermo.

La donna si sarebbe allontanata in stato di choc con il corpicino che avrebbe sotterrato per poi togliersi la vita presso il traliccio nelle campagne di Caronia. Solo ipotesi e molti dubbi, anche perché l'incidente secondo alcuni fonti sarebbe stato di lieve entità. Nelle perlustrazioni sono impegnate circa settanta persone tra cui carabinieri del reparto cacciatori di Sicilia con droni e cani specializzati, oltre a vigili del fuoco, Protezione civile, forestali, poliziotti e finanzieri, coordinati dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo che ha fatto appello ai presunti testimoni dell'incidente perché si facciano avanti, forse una coppia con due figlie su una berlina grigia. Richiesta al momento senza esito.

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