Giglio Magico, l'ex pm sotto accusa incontrò Lotti e i vertici Csm
Antonio Savasta, giudice dell'ottava sezione civile del tribunale di Roma ed ex pm di Trani, incontrò Luca Lotti e i vertici del Csm
L'ex pm del caso Dagostino incontrò Lotti
Nuovi guai per il Giglio Magico, che sta iniziando a guadagnarsi a pieno titolo la denominazione di Giglio Tragico. Antonio Savasta, giudice dell'ottava sezione civile del tribunale di Roma ed ex pm di Trani, incontrò Luca Lotti e i vertici del Csm. Savasta à indagato per intralcio alla giustizia e corruzione ed è accusato di aver chiuso un occhio su un'inchiesta che coinvolgeva l'immobiliarista Luigi Dagostino, secondo la Verità ex socio di Tiziano Renzi.
E' lo stesso Savasta a riconoscerlo in un'intervista a la Verità, nella quale il magistrato si difende a spada tratta: "Non ho creato alcun ostacolo all'indagine" e Dagostino "non lo frequentavo nella maniera più assoluta". Ma allo stesso tempo ammette di aver i9ncontrato Lotti, aiutato dall'avvocato Sfregola. "La mia richiesta era quella di partecipare a gruppi di studio o essere applicato a delle commissioni ministeriali che si opccupavano di appalti". Anche se poi la candidatura non è stata presa in considerazione e lui non fu poi richiamato da Lotti.
La guardia di finanza di Barletta sostiene che a dicembre 2015 segnalò gli stretti rapporti tra Dagostino e Tiziano Renzi, scrive la Verità. Savasta risponde: "Non è che non mi andasse di toccare Renzi, ma avrei fatto probabilmente un'indagine fuori territorio e avrebbero detto: "Ecco, di nuovo Trani". Si metta nei miei panni, non me la sentivo di fare quel tipo d'indagine, per poi sentir dire... Io adesso faccio il giudice civile, ho deciso inabissarmi". Savasta prosegue parlando di una cena a Roma dove sarebbe arrivato proprio grazie a Dagostino. Una cena nella quale era presente anche il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e altri membri del Csm ma, dice, "furono molto freddi, probabilmente perché il mio procedimento era pendente".