Cronache
Gratteri: "Noi pm mai così poco credibili. Mattarella doveva far dimettere l'intero Csm"
Il procuratore di Napoli torna sulle conseguenze del caso Palamara
Gratteri torna sul caso Palamara, accuse ai colleghi magistrati ma anche a Mattarella
Nicola Gratteri non usa mezzi termini per definire la situazione all'interno della magistratura e tira in causa anche il presidente Sergio Mattarella per quanto non fatto dopo lo scoppio del caso Palamara nel 2019. "Io avevo detto che il presidente della Repubblica - dice Gratteri in occasione dell'evento Capri d'Autore e lo riporta Il Giornale - avrebbe dovuto convincere i componenti del Consiglio superiore della magistratura a dimettersi, perché sul caso Palamara bisognava lanciare il messaggio alla gente che si stava voltando pagina, che si faceva un taglio netto. Invece è passato il messaggio che si voleva tutelare una corporazione che non voleva lasciare la poltrona. E questo ci ha resi più deboli, anche perché le correnti all'interno della magistratura sono ancora tante".
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Non è chiaro - prosegue Il Giornale - se le frasi di Gratteri contengano più una critica all'operato di Mattarella o ai colleghi del Csm o entrambe, al netto di ciò, e a onor di cronaca, va ricordato che all'epoca il presidente della Repubblica, in veste di presidente del Csm, dinanzi al Plenum straordinario consegnò alla storia un discorso durissimo parlando di "quadro sconcertante e inaccettabile"; di "conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l'autorevolezza dell'intero Ordine Giudiziario", che minano "la credibilità e la capacità di riscuotere fiducia, indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica".