Cronache
Graviano: "Mio figlio fatto in carcere". Moglie nascosta tra la biancheria
Graviano: "Mio figlio fatto in carcere". Moglie nascosta tra la biancheria
Giuseppe Graviano, nel corso del processo che lo vede imputato per 'ndrangheta astragista a Reggio Calabria, svela un retroscena: "Mio figlio l'ho concepito in carcere, mia moglie era nascosta tra le biancheria. Ci sono riuscito - dice Graviano in video conferenza - senza chiedere autorizzazioni e approfittando delle ‘distrazioni’ del Gom: come sono riuscito a concepire mio figlio non lo racconterò mai a nessuno. Sono cose intime mie e di mia moglie”. Lo ha detto il boss mafioso Giuseppe Graviano, detto “madre natura”.
Graviano è stato arrestato a gennaio del 1994 e sta rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo sul concepimento del figlio avvenuto nel 1998, mentre si trovava detenuto al carcere Ucciardone. Un “doppio” concepimento – visto che anche il fratello Filippo, arrestato e detenuto al 41 bis – dai contorni non del tutto delineati, se sia avvenuto con il passaggio di una provetta o facendo entrare la compagna in carcere, nascosta tra la biancheria: “ma a cosa servono queste mie cose intime – chiede il boss - in un processo? Nel discorso di mia moglie non è intervenuta la politica parlo al livello di agenti di custodia: non è vero che mia moglie è entrata in cella”.