Cronache
Grillo, video dello sfogo concordato. I ragazzi sapevano, un avvocato lascia
Il legale di Lauria si è dimesso: "Non doveva parlare. Dire che la ragazza aveva bevuto troppo ha complicato tutto"
Grillo, video dello sfogo concordato. I ragazzi sapevano, un avvocato lascia
Il caso Grillo continua a tenere banco, nuovi sviluppi sulle indagini per il presunto stupro di gruppo ai danni di una ragazza da parte del figlio del garante del M5s Ciro e di suoi tre amici. La novità è che ha rimesso il suo mandato uno degli avvocati, il legale difensore di Vittorio Lauria. "Se dico al mio cliente - si sfoga Paolo Costa a Repubblica - di non parlare e poi si fa pure registrare, allora non ha fatto ciò che gli ho detto. Rinuncio all’incarico per scelta personale e professionale". Durante l’intervista alla trasmissione di La7 Non è l'Arena, infatti, Lauria si è lasciato sfuggire una considerazione che incrina la versione difensiva dei quattro, poggiata come sappiamo sulla presunta consensualità di Silvia, ai rapporti sessuali che ha avuto prima con Francesco Corsiglia, da sola, e poi con Lauria, Ciro Grillo e Edoardo Capitta in gruppo. «Non l’abbiamo costretta a bere — dice Lauria nell’audio — è lei che l’ha presa (la bottiglia di vodka, ndr). Per sfida lei l’ha bevuta tutta, gocciolandola, ma non era tanta, era un quarto di vodka... Noi non riuscivamo a berla, e lei ha detto “dai che ce la faccio”, e se l’è bevuta».
Quando il suo avvocato ha ascoltato l’intervista, è trasecolato. In un attimo ha sentito traballare tutto l’impianto difensivo che lui, insieme agli altri legali, ha costruito nel corso dei mesi. Perché se Silvia quella notte aveva bevuto molto, forse fino a ubriacarsi, vuol dire che si trovava in una condizione di «inferiorità psichica e fisica» che non le permetteva di esprimere un consenso cosciente. L’intervista audio di Lauria - prosegue Repubblica - è però un autogol anche riguardo al famoso sfogo di Beppe Grillo su Facebook, quello del «sono solo quattro coglioni». L’uscita pubblica del Garante dei 5 Stelle era, in qualche modo, concordata. Dice infatti Lauria: «Ho visto il video prima che lo pubblicasse sul suo blog». E c’è di più. Stando a quanto ha messo a verbale l’amica Roberta, presente al festino in Sardegna, nel passato di Silvia spunta un altro stupro, avvenuto in un camping in Norvegia: «Silvia però non denunciò l’episodio».