Cronache
Ilva, indagata Lucia Morselli. L'ex ad nei guai per "inquinamento ambientale"
L’inchiesta ruota attorno ai picchi di benzene registrati negli scorsi anni e fino a tempi recentissimi nell’aria di Taranto
Ilva, la procura vuole vederci chiaro sui "picchi di benzene". Indagata l'ex ad Morselli
Non c'è pace per l'ex Ilva di Taranto. Come se non bastasse lo scontro per la gestione dell'acciaieria pugliese, ora si affacciano anche nuove grane giudiziarie. La Procura vuole capire se i picchi di benzene, composto ritenuto cancerogeno dall’Airc, portino "l’impronta” dell’Ilva e siano stati causati da negligenze nella gestione dell’acciaieria o da cattive manutenzioni. L’ex amministratrice delegata di Acciaierie d’Italia Lucia Morselli - riporta La Gazzetta del Mezzogiorno - è sotto inchiesta a Taranto. Alla manager, in carica fino a poche settimane fa, sono contestate la violazione del testo unico ambientale e la rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
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Il sospetto degli inquirenti è che, anche a distanza di ormai 11 anni dal sequestro dell’area a caldo e nonostante i bassi livelli produttivi, l’Ilva di Taranto - secondo quanto risulta a Il Fatto Quotidiano - continui a impattare sull’ambiente. L’inchiesta ruota attorno ai picchi di benzene registrati negli scorsi anni e fino a tempi recentissimi nell’aria di Taranto. I pm mirano a capire se l’azienda abbia messo in campo i migliori accorgimenti possibili per limitare le emissioni e se vi siano state eventuali responsabilità da parte del management. Arpa Puglia ha evidenziato in diverse occasioni, in tempi recenti, l’aumento delle concentrazioni del cancerogeno, anche se finora non è stato superato il valore soglia di media annuale, fissato a 5 microgrammi per metro cubo d’aria.