Cronache
Giulia Tramontano, il legale di Impagnatiello rinuncia al mandato
L'omicida davanti agli inquirenti rifiuta l’acqua. Freddo e narcisista, nemmeno una lacrima versata. L'arma del delitto è ancora in casa
Il difensore di Impagnatiello rinuncia al mandato
Sebastiano Sartori, il difensore di Alessandro Impagnatiello, il trentenne che ha assassinato la compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, ha rinunciato al mandato. Il legale ha da poco depositato l'atto di rinuncia in Procura a Milano spiegando che "è stata una questione fra me e il mio assistito" senza aggiungere altro.
Impagnatiello ha detto dove si trova il coltello usato per l'omicidio
Prima di rinunciare al mandato, l'avvocato Sebastiano Sartori ha riferito che Impagnatiello ha ribadito nel carcere di San Vittore di aver fatto tutto da solo. Una delle cose che devono accertare gli investigatori è se sia stato aiutato a nascondere il corpo. "Lui lo esclude - ha detto Sartori alla Rai -. I dubbi degli investigatori, dovete chiederli a loro". Il coltello usato per uccidere Giulia "non l'ha buttato. Ha detto specificatamente dove sia" ha aggiunto il legale.
Alessandro Impagnatiello esce di casa dopo l'omicidio di Giulia. Il VIDEO delle telecamere.
— Tgr Rai Lombardia (@TgrRaiLombardia) June 5, 2023
Nelle immagini notturne, il barman si dirige verso le auto parcheggiate davanti alla palazzina.
Il servizio di Camilla Manconi#IoSeguoTgr @TgrRai https://t.co/mIZESJlkMj pic.twitter.com/ZCCmINfni7
Il coltello usato da Impagnatiello è ancora in casa
Nell'udienza di convalida davanti al gip Alessandro Impagnatiello ha detto dove ha nascosto il coltello con cui ha ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi. L'arma, secondo quanto appreso da fonti vicine all'inchiesta, non l'avrebbe gettata via, ma si troverebbe ancora nella cucina dell'appartamento della coppia di via Novella a Senago. Nell'abitazione domani entreranno nuovamente le tute bianche della Sis del nucleo investigativo dei carabinieri di Milano per ulteriori rilievi tecnici.
Il legale dei genitori di Giulia: "Hanno subito temuto il peggio"
"La famiglia di Giulia fin da subito ha temuto questo tragico epilogo in quanto era difficile pensare che la loro figlia in attesa di un bimbo, nonostante il naufragio della relazione sentimentale, si fosse volontariamente allontanata da casa". Lo ha spiegato all'Ansa Giovanni Cacciapuoti, l'avvocato del Foro di Napoli Nord nominato dai genitori di Giulia per gli accertamenti irripetibili disposti, ossia i rilievi scientifici di domani nella casa dove la giovane è stata uccisa da Alessandro Impagnatiello e l'autopsia di venerdì. Il legale ha spiegato che non hanno nominato alcun consulente di parte, "ci affidiamo a quelli del pm".