Cronache
La difficile vita delle persone allergiche tra ristoranti e bar
Norme europee complesse e difficoltà, per i ristoratori, a rispettarle in pieno
Allergie, l'ansia di andare al ristorante o al bar
Se in casa propria o da amici informati il rischio praticamente si riduce a zero altra situazione è invece quando ci si trova fuori nei ristoranti. Seppur esista una normativa europea del 2014 che obbliga i locali ad informare i clienti su quali allergeni ci siano nel menu spesso la stessa non tutto funziona come dovrebbe. Ci sono 14 allergeni che sono legati alle allergie più gravi e pericolose.
Sono i cereali ricchi di glutine, i crostacei, le uova, il pesce, le arachidi, la soia, il latte, la frutta a guscio, il sedano, la senape, il sesamo, l’anidride solforosa e i solfiti, i lupini e i molluschi , nonché i loro derivati e prodotti contenenti tali sostanze. Ma l’elenco non finisce qui perchè il numero degli alimenti che contengono allergeni sono oltre 170. E’ quindi chiaro che pure un ristoratore scrupoloso non puo’ sapere quale alimento ( fuori dai 14 ) puo’ nuocere ad un cliente. Insomma un problema complicato per tutti. Per rendere più complicato il tutto vi è pure la cosiddetta contaminazione incrociata, quando cioè alcuni alimenti sono stati contaminati accidentalmente da altri alimenti. Pur consapevoli della complessità del problema le violazioni dei locali si concentrano su tre punti che dovrebbero invece essere tenuti sotto controllo