Cronache

Ladispoli, rissa tra genitori e prof per l'ora di rumeno

Il rumeno per tutti non piace ad alcuni abitanti di Ladispoli, in provincia di Roma. Da quattro anni, infatti, negli istituti comprensivi "Corrado Melone" e "Ladispoli 1", frequentati da 1.230 bambini e adolescenti, il 20% dei quali provenienti da Paesi dell'Est Europa, vengono svolti corsi di lingua, cultura e civiltà rumena. Un'ora a settimana. Obbligatoria. Un'attività finanziata dal Governo di Bucarest, in accordo con il Ministero dell'istruzione e dell'università.

Insulti razzisti, botte, calci e un computer lanciato contro il preside. E meno male che sono intervenuti i carabinieri a porre fine alla rabbia di un genitore di un'alunna undicenne di una scuola media di Ladispoli in provincia di Roma durante un consiglio di classe straordinario con prof e genitori della seconda media dell'Istituto comprensivo Corrado Melone. Consiglio di classe convocato d'urgenza dopo che la bimba di undici anni  ha aggredito 24 ore prima con frasi razziste una compagna di classe romena.

La lite, iniziata per futili motivi racconta al Corriere della Sera il preside Agresti, "è degenerata in aggressione razzista con frasi del tipo romena di m.; tua madre è una come tutte le romene; sei venuta qui a rubarmi il lavoro". Sono le due insegnanti a dividere le ragazzine.

Le insegnanti, assieme al preside, hanno così deciso di convocare un consiglio di classe straordinario con i genitori di entrambe le ragazzine presenti: "Volevamo parlarne con i genitori spiega Agresti - confrontarci tutti insieme".  Ma la decisone di sospendere la ragazzina da scuola ha mandato su tutte le furie il padre.