Cronache
Lago d'Iseo a rischio tsunami. Si stacca una roccia grande come un grattacielo
Il dissesto è nato dall’attività di una miniera. Si teme un altro Vajont. Proprio dove l'artista Christo fece installare la passerella
Lago d'Iseo a rischio tsunami. Si stacca una roccia grande come un grattacielo
Come se non bastasse l'emergenza Coronavirus, si abbatte sull'Italia un nuovo grosso problema. Sulle rive del lago d'Iseo si rischia uno tsunami. Una roccia grande quanto un palazzo di 70 piani si è staccata dal terreno e sta scivolando precipitosamente a valle. Un fronte franoso fino a 2 milioni di metri cubi di roccia, - si legge sulla Stampa - il Vajont fu di 3 milioni. Si rischia uno tsunami sul lago d’Iseo con onde alte 5 metri. Quanto sia grande la frana che incombe su Tavernola Bergamasca e su Montisola, l’isola in mezzo al lago d’Iseo dove Christo fece arrivare la sua passerella gigantesca, lo hanno calcolato i membri della Società Italiana di Geologia: come un campo di calcio coperto di roccia per 220 metri di altezza, in pratica un grattacielo di 73 piani. Una montagna di roccia che ha iniziato a franare nel 1970, poi nel 1986, ancora nel 2010 e che si è risvegliata dieci giorni fa. Quando i sismografi e i georadar che la tengono d’occhio hanno registrato un sussulto.
Il prefetto di Bergamo - prosegue la Stampa - Enrico Ricci ha chiesto di censire gli abitanti lungo tutta la costa occidentale del lago d’Iseo. Sulla Torre Civica di Tavernola hanno messo una sirena, se suona ci sono due ore di tempo per evacuare la zona e trovarsi nel campo sportivo nella parte alta del paese ma dall’altra parte. Gli abitanti hanno il telefono acceso perché potrebbe arrivare l’allerta via whatsApp. In mezzo al lago d’Iseo, il sindaco di Montisola Fiorello Turla guarda all’onda che potrebbe arrivare da riva: «Venticinque famiglie hanno abbandonato le case di loro iniziativa. Sono famiglie con persone anziane che farebbero fatica a reagire in fretta se dovesse arrivare l’allarme rosso".