Cronache
Mafia, processo Borsellino: Scarantino chiede scusa per il depistaggio
A 27 anni dalla strage di Via D'Amelio arrivano le scuse dell'ex pentito Vincenzo Scarantino
Giuseppe La Mattina gli ha risposto alzano il pollice in segno di approvazione
"Chiedo scusa a Giuseppe La Mattina". A 27 anni dalla strage di Via D'Amelio arrivano le scuse dell'ex pentito Vincenzo Scarantino a Giuseppe La Mattina, uno degli imputati che furono ingiustamente accusati e condannati all'ergastolo per la strage in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Scarantino ha voluto chiedere scusa a La Mattina, che è presente in aula, prima dell'inizio del controesame al processo sul depistaggio che si celebra a Caltanissetta. Giuseppe La Mattina era stato condannato ingiustamente per la strage insieme con Cosimo Vernengo, Gaetano Murana, Gaetano Scotto e Natale Gambino.
Un anno fa i loro legali, gli avvocati penalisti Rosalba Di Gregorio, Giuseppe Scozzola e Giuseppe D'Aquì, avevano chiesto un risarcimento di un milione di euro per ciascuno dei loro assistiti. Giuseppe La Mattina, appena ascoltato le scuse di Scarantino, ha guardato verso l'ex collaboratore e ha alzato il pollice nella sua direzione. In segno di approvazione. In aula, oltre a La Mattina, c'è anche Gaetano Murana. Alla sbarra ci sono tre poliziotti accusati di concorso in calunnia aggravata dall'avere agevolato Cosa nostra: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo.