Cronache
Messina Denaro, trattamento speciale. Firma le carte con il suo montone. Foto



Gli scatti inediti subito dopo la cattura del boss in questura. Il suo tenore di vita da 15mila € al mese, caccia a chi gli forniva quei soldi: covi vuoti
Matteo Messina Denaro, tutte le cose che ancora non tornano
Matteo Messina Denaro è stato assicurato alla giustizia ormai da oltre un mese, ma ancora sulle modalità della sua cattura ci sono dubbi, tra chi grida al complotto con il boss che si sarebbe consegnato ai Ros perchè in fin di vita e chi elogia la maxi operazione dei carabinieri. Spuntano anche immagini inedite del capo della mafia, sono relative al post arresto e lo immortalano in questura, seduto ad un tavolo con indosso ancora il suo giaccone di montone, circondato da carabinieri che indossano i passamontagna. Tre scatti esclusivi finora mai visti sono stati pubblicati dai carabinieri dei Ros che il 16 gennaio hanno arrestato il latitante più famoso d’Italia. Dopo essere stato catturato, Messina Denaro era stato portato all'aeroporto di Boccadifalco e da lì trasferito nel carcere di massima sicurezza di L'Aquila. Due giorni dopo per lui il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva disposto il 41 bis.
Proseguono, intanto, le indagini dopo la cattura del boss. Ora gli investigatori vogliono scoprire chi sono i finanziatori del superlatitante di Cosa Nostra e in che modo i soldi arrivassero a Messina Denaro che riusciva a mantenere «un tenore di vita elevatissimo». Il giorno dell’arresto alla clinica Maddalena di Palermo, infatti, addosso al boss mafioso sono state trovate delle carte di credito riferibili a conti correnti intestati ad alias sui quali, però, non ci sarebbero state disponibilità tali da consentirgli le spese – fino al 15mila euro al mese – abitualmente sostenute. L’ipotesi degli investigatori è che le somme siano state consegnate di volta in volta da favoreggiatori storici e della famiglia del capomafia, che avrebbero potuto far arrivare materialmente tutti quei soldi a Messina Denaro.