Cronache
Meta, Sheryl Sandberg si dimette. Zuckerberg perde il suo braccio destro
Dopo 12 anni lascia il consiglio d'amministrazione di Meta, ex Facebook. Non è la prima volta, già nel 2022 aveva annunciato dalla carica di direttore operativo
Meta, Sandberg lascia il Cda: Zuckerberg solo
Sheryl Sandberg, dopo 12 anni di servizio come membro del consiglio di amministrazione di Meta, l'ex Facebook, ha annunciato di voler lasciare la posizione alla scadenza del suo mandato a maggio. Sandberg, nota come braccio destro del fondatore Mark Zuckerberg, ha condiviso la notizia tramite un post sul suo profilo Facebook, sottolineando che le attività di Meta sono solide e ben posizionate per il futuro, motivo per cui sembra opportuno per lei fare un passo indietro. Tuttavia, ha specificato che rimarrà coinvolta come consulente esterna del gruppo.
La sua decisione di lasciare il consiglio di amministrazione giunge dopo la precedente dimissione dalla carica di direttore operativo di Meta nel giugno del 2022, un passo inaspettato che ha segnato la fine di una collaborazione di lunga data con Zuckerberg. Nonostante ciò, Sandberg aveva continuato a svolgere un ruolo nel consiglio di amministrazione per garantire una transizione di successo.
La carriera di Sandberg presso Meta è stata lunga e illustre. Ha occupato la carica di chief operating officer per 14 anni, contribuendo significativamente al successo dell'azienda insieme a Mark Zuckerberg. Inoltre Sandberg ha difeso il fondatore in molteplici occasioni, considerando gli errori commessi dall'azienda come lezioni per migliorarla e farla crescere. Prima della sua esperienza in Facebook, ha anche lavorato per Google e ha ricoperto il ruolo di capo dello staff del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti durante la presidenza di Bill Clinton.
Lo stesso Zuckerberg, amministratore delegato di Meta, ha commentato la decisione di Sandberg ringraziandola per i contributi straordinari che ha apportato all'azienda e alla comunità nel corso degli anni. Tuttavia, la sua figura è stata anche oggetto di controversie, in particolare per il suo ruolo nella costruzione dell'impero pubblicitario di Facebook e alcune dichiarazioni critiche durante il suo mandato, inclusa la controversia sulle affermazioni relative al ruolo di Facebook negli eventi dell'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021, perpetrato da sostenitori di Donald Trump.