Mira (Venezia), ex modella si toglie la vita
Forse una depressione post-partum la causa del gesto
Ancora una vittima della depressione dopo il parto, e questa volta è toccato ad una ex fotomodella di Venezia, conosciuta e ammirata da tutti. Bella e gentile, dolce e disponibile: ad undici mesi dalla nascita del figlio, Angela Cavinato, 38 anni di Oriago, si è tolta la vita in un pomeriggio qualsiasi, senza che nessuno avesse mai potuto immaginare lo sconforto che da tempo la logorava.
Sono ancora ignote le cause del suicidio della ex fotomodella, ma potrebbe essere stata la conseguenza tragica di quello che sembrava essere un normalissimo baby blues, la lieve forma di tristezza, temporanea e considerata non patologica che coglie le donne appena partorito. Ma la depressione, quella vera, quella pericolosa e a volte addirittura mortale, può arrivare silenziosa e inarrestabile, potente e distruttiva, e di solito nessuna delle persone che sono intonro alla donna che ne è vittima, si accorge della gravità del fenomeno.
Angela ha avuto un passato di fotomodella e nella zona di Venezia era amata e stimata da tutti, la sua bellezza era straordinaria: capelli biondi, occhi verdi e un fisico statuario: era alta 1,75 e aveva misure perfette: 90, 60, 90, ed era considerata da tutti una vera Dea della bellezza, ma non era solo questo che la rendeva così diversa da tante altre donne, perchè Angela era dolce e gentile con tutti, modesta e umile, e chiunque la conosceva non poteva che ammirare questa donna affascinante e che aveva sempre un sorriso e una parola gentile per chiunque. Non si era mai montata la testa per questa sua straordinaria avvenenza e nonostate avesse avuto numerose richieste per sfilate e casting, aveva deciso di non darsi alla carriera della moda e si era sposata e aveva avuto un bambino, che era tutta la sua esistenza. Per lei fare la modella era ormai solo un hobby, un passatempo. Si era laureata in Economia e Commercio e lavorava nello studio del padre Danilo, consulente del lavoro a Maerne di Martellago.
Il giorno in cui si è tolta la vita era andata al lavoro nello studio di Maerne come tutti gli altri giorni, ed era tornata all'ora di pranzo per pranzare a casa approfittando di quella pausa per abbracciare il suo bambino. Nel pomeriggio aveva detto di essere stanca, si è allontanata e si è suicidata. Nessuno riesce a capacitarsi per quel gesto, Angela non aveva mai perso il suo sorriso smagliante e nonostante sembrasse stanca e provata dopo la gravidanza, nessuno ha mai pensato che la situazione potesse essere così grave. I suoi familiari sono distrutti e chiunque l’abbia conosciuta non può che ricordarla come una ragazza straordinaria e piena di vita che aveva sempre una parola e un gesto di cortesia per chiunque.
Ma cos’è la crisi post-partum?
E’ un disturbo dell’umore vissuto dalle donne dopo il parto. Sicuramente la componente ormonale ha un ruolo fondamentale. Il corpo della donna in questa fase vive un importante cambiamento di tipo ormonale, che influisce sull’umore. Inoltre, entrano in gioco una serie di aspettative ma nella realtà, invece, esistono nuovi ritmi che la donna deve imparare a gestire. Il bambino cattura tutta l’attenzione della madre ed essa deve ancora imparare il significato dei suoi pianti e quelli che sono i bisogni del piccolo. Ne consegue che questo non è un momento semplice.
I sintomi tipici sono l'astenia, l'ansia, l'irritabilità, la facilità al pianto, l'insonnia, l'inappetenza, il sentimento di inadeguatezza nei confronti del bambino e del proprio ruolo, accompagnato da sensi di colpa, di vergogna, pensieri ossessivi rispetto alla salute del bambino e rispetto alla paura di perdere il controllo e di poter fare del male al proprio bambino. Spesso i familiari banalizzando e minimizzando rendono più penosi i sensi di colpa e la difficoltà a reagire.
Iscriviti alla newsletter