Cronache
Monsignor Paglia fan dell'aborto, insorgono i fedeli: "Deve dimettersi"
Le parole choc dell'arcivescovo sulla 194 hanno sconvolto l'intera comunità cristiana. Ora, i fedeli invocano le dimissioni del promotore cristiano della vita
Cionci cita giustamente “le aberrazioni della ‘grande chiesa stravagante’ di cui parlava nel 1820 la beata Katharina Emmerick, una grande mistica cattolica. Nella risposta Paglia fa dunque un classico “scherzo da prete”, mischiando due temi che, come detto, non c’entrano nulla tra loro.
L’idea che ci si fa ascoltando Paglia, e quindi il Papa, è che poiché ormai la legge 194 è un pilastro della vita sociale e quindi “la 194 non è assolutamente in discussione”, ma comunque va incentivato un diritto alla maternità. I commenti al video sono pesanti. Ad esempio Tullio: “da cattolico cristiano mi dissocio totalmente dalle parole di monsignor Paglia”, Chiara B.: “non ho parole. Se questi sono i pastori da seguire, Signore vieni presto a liberarcene, Barbara R.: “Io non ho più parole!!! È ignobile!”.
Per concludere ci permettiamo di citare a Paglia il fine dell’Accademia che dirige: “La Pontificia Accademia per la Vita ha come fine la difesa e la promozione del valore della vita umana e della dignità della persona”. E dire che la 194 è “un pilastro della vita sociale” suona un tantinello, come si sarebbe detto in tempi meno tolleranti, eretico. E forse è il caso che il Papa prenda in considerazione le idee di dimissioni dall’importante ruolo svolto per impedire che, come è già accaduto in passato, Paglia confonda il gregge che gli è stato affidato e invece di pascerlo lo conduca in un burrone.
Concludiamo con una considerazione politica. Tempo fa Monsignor Paglia è stato nominato Presidente della “Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana” dal ministro della salute Roberto Speranza. Si era nel 2020 con la pandemia di Covid in pieno sviluppo e la cosa passò in sottotraccia, ma non tanto da far indignare alcuni che, come Paolo Flores D’Arcais parlarono di “perdita di laicità dello Stato”. Giulio Andreotti diceva che a pensare male si fa peccato ma ci si prende quasi sempre. Non è che per caso Paglia vuole portare un po’ di voti al centro-sinistra?