Cronache

Monterotondo, oggetti metallici nei pasti dei bimbi: è il turno di un chiodo

Verificata l'estraneità ai fatti della società che gestisce in appalto il servizio di refezione scolastica a Monterotondo, che a sua volta ha denunciato

Un nuovo oggetto metallico è stato rinvenuto all’interno di un pasto destinato alle mense scolastiche del Comune di Monterotondo, cittadina alle porte di Roma dove il fenomeno, col passare dei giorni, sta dilagando su tutto il territorio assumendo una serialità pericolosa e preoccupante. Stavolta non è una vite o un bullone ma un chiodo.

“A questo punto è chiaro che è in atto un vero e proprio sabotaggio nei confronti dell’intera città”, ha commentato il tenente colonnello Gianfranco Albanese, comandante della compagnia dei carabinieri di Monterotondo che indaga sulla sequenza di rinvenimenti di viti, bulloni, altri oggetti metallici all’interno delle porzioni destinate alle mense scolastiche degli istituti cittadini.

L’ultimo, in ordine di tempo, addirittura un chiodo, trovato in un panino destinato agli alunni della scuola per l’infanzia nel quartiere Piedicosta, vicino lo scalo ferroviario. Gli eventi delle ultime ore hanno verificato l'estraneità ai fatti della società che gestisce in appalto il servizio di refezione scolastica in tutte le scuole della città, e che ha già provveduto a contro-denunciare gli episodi presso la procura della Repubblica di Tivoli, competente per territorio. I pasti freddi destinati alle scuole, infatti, non sono stati preparati dalla società, che ha contribuito alla sola somministrazione, ma da soggetti terzi all’oscuro della situazione, a seguito dell’ordinanza straordinaria emanata dal sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, che ha sospeso con effetto immediato il servizio mensa su tutto il territorio, consentendo, in deroga alle normative anti-Covid, ai genitori degli alunni delle scuole di preparare a casa il cibo per i propri figli.

Il sindaco aveva inoltre stabilito che nella giornata dell’11 maggio, proprio per preparare la cittadinanza alla sospensione del servizio mensa, sarebbero stati recapitati “pasti freddi”, per l’appunto panini, dal gestore, come ultimo giorno di servizio. Ed è proprio all’interno di uno di quei panini che è stato trovato il chiodo, evento che ha gettato ulteriormente nel panico la cittadinanza, essendo coinvolta una scuola materna e non, come negli altri casi, una primaria. “Appare evidente – ha proseguito il comandante Albanese - che il problema si trovi nella fase finale e di consumo”. Le indagini dei carabinieri sono serratissime, e si avvalgono della collaborazione dei militari del Nucleo Antisofisticazioni (Nas) e del personale della Asl Roma-5, competente per territorio. Oltre a quello del Comune di Monterotondo.

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