Aggressione al giornalista di Raidue, parla CasaPound: "Violenza deprecabile"
Simone Di Stefano, vicepresidente di CPI, prende le distanze da Roberto Spada: "Non è di CasaPound. Con lui non condividiamo nulla"
CasaPound risponde "a stretto giro di posta" all'infuriare delle polemiche dopo l'aggressione di Roberto Spada, fratello di Carmine presunto capo del cosiddetto "clan Spada", al giornalista di Nemo - Nessuno Escluso Daniele Piervicenzi, che ha riportato la rottura del setto nasale e trenta giorni di prognosi. Roberto Spada, che qualche tempo fa aveva fatto un endorsement diretto al m5s, poco prima delle ultime elezioni aveva invece sottolineato che CasaPound era l'unica forza politica presente sul territorio disastrato del X Municipio. Considerato simpatizzante della Tartaruga Frecciata, le sue foto accanto al candidato presidente Luca Marsella lo hanno catapultato agli onori delle cronache.
CasaPound, nella persona del suo vicepresidente Simone Di Stefano ha invece preso nettamente le distanze da Spada in un post su twitter.
"Ci vuole poco a fare chiarezza" dichiara Di Stefano. "Roberto Spada non è un esponente di CasaPound. Con lui non condividiamo nulla, se non una sua presenza ad una festa per bambini in piazza 18 mesi fa. Non rispondiamo certo delle sue azioni e la violenza è sempre deprecabile".
Anche Luca Marsella, candidato di CPI alla presidenza del Municipio X si dichiara, in un post su facebook, estraneo all'atto di Spada: "Io rispondo delle mie azioni e di quelle degli iscritti del mio movimento. Ho sempre ribadito la mia condanna verso ogni mafia, malaffare e criminalità organizzata e specificato che Casapound non farà favori a nessuno. Condanno la violenza, che è sempre sbagliata".