Cronache

Nepal, due ragazzini salvati dalle macerie. Tre gli italiani dispersi

A cinque giorni dal sisma che ha messo in ginocchio il Nepal, due ragazzini sono stati estratti vivi dalle macerie di edifici crollati. Il primo e' un quindicenne, Pema Lema, che era rimasto intrappolato nel crollo di un edificio, a Kathmandu. I soccorritori, tra i quali gli americani dell'agenzia di cooperazione statunitense, Usaid, hanno lavorato per ore per cercare di raggiungerlo. E quando il ragazzo, messo su una barella, e' stato issato in alto dai soccorritori, dalla folla che ansiosa aspettava l'esito delle operazioni si e' levato un applauso. L'adolescente e' apparso stordito, con il volto coperto di polvere, e i medici gli hanno messo subito una flebo al braccio per reidratarlo e un tutore al collo. Nel frattempo, secondo un Twitter del direttore di Nepal Times, una ragazzina di 11 anni, e' stata estratta ancora in vita dall'esercito nepalese dopo 90 ore a Bhaktapur, la cittadina alle porte ella capitale, uno dei siti considerati Patrimonio dell'Umanita' dall'Unesco. Sempre a Bhaktapur, poco prima era stata tratta in salvo un'anziana donna, lievemente ferita, in stato di shock, ma sostanzialmente in buone condizioni.

I primi italiani bloccati in Nepal stanno rientrando in Italia da Kathmandu con voli commerciali "reperiti e messi a disposizione dall'Unità di crisi". La Farnesina è anche entrata in contatto con sette italiani che risultavano non rintracciabili. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri precisando che ne restano altri tre da rintracciare. In una nota, la Farnesina scrive: "Al momento è sceso a tre il numero dei connazionali che l'Unità di Crisi sta ancora cercando di rintracciare". Lo ha reso noto la Farnesina aggiungendo che "continua l'intenso lavoro dell'Unità di Crisi della Farnesina per il rimpatrio dei connazionali con ogni mezzo disponibile, impiegando mezzi militari in collaborazione con il Comando Operativo Interforze e voli commerciali in partenza da Kathmandu. Il primo nucleo di connazionali è atteso a Milano nella prima mattinata di domani, imbarcato dall'Unità di Crisi in un volo commerciale. Altri due voli civili sono in partenza domani dalla capitale nepalese per Abu Dhabi, e proseguiranno verso Roma e Milano, in base alle necessità dei connazionali. Quattro i connazionali morti.