Cronache
Nonno Eitan, mossa da film per la fuga. Cambio auto in corsa, polizia beffata
Una vettura priva dei controlli satellitari, complici a Lugano e Tel Aviv. Il piano di Peleg per il blitz
Nonno Eitan, mossa da film per la fuga. Cambio auto in corsa
La vicenda del piccolo Eitan, unico superstite della strage della funivia del Mottarone, rapito dal nonno e portato in Israele si arricchisce di un nuovo capitolo. Emerege un retroscena sulla fuga dall'Italia di Peleg con il piccolo, degna del set di un film d'azione. Una Volkswagen Polo “affrancata” dal controllo satellitare - si legge su Repubblica - e un jet Cessna 680 Citation Sovereign. Sono i due mezzi, entrambi a noleggio, con cui Shmuel Peleg ha prelevato il nipotino Eitan trasportandolo dalla casa di Rotta di Travacò, in provincia Pavia, a Tel Aviv. Due come i “jolly” — chiamiamoli così — che hanno permesso al nonno sequestratore di mettere a segno il suo blitz internazionale. Il primo: un decisivo cambio di auto. Il secondo: un presunto “buco” nel database europeo (SIS) dove vengono inseriti i dati delle persone segnalate dalle autorità di polizia e alle quali i doganieri — in questo caso dell’aeroporto di Lugano — possono impedire di lasciare un paese Schengen (la Svizzera).
Le indagini in corso - prosegue Repubblica - stanno facendo luce su quelli che gli investigatori ritengono essere stati i passaggi cruciali del piano di Peleg. Da una parte le “sponde”, e dunque gli eventuali complici che quasi certamente ci sono stati (l’altra indagata per sequestro di persona è l’ex moglie di Peleg, Esther Cohen); dall’altra, le “falle”. Un combinato disposto che ha spianato la strada al nonno di Eitan. Prima via terra, poi nei cieli.
Console italiano in visita da Eitan: "Buone condizioni di salute"
Il console presso l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv nella mattinata di oggi ha incontrato il piccolo Eitan Biran alla presenza del nonno materno Peleg. La visita consolare, organizzata d’intesa con la Farnesina e resa possibile anche grazie alla collaborazione delle Autorità israeliane, era finalizzata a verificare la situazione e il contesto familiare in cui si trova attualmente il minore. Il piccolo Eitan è apparso "in buone condizioni di salute”, fanno sapere fonti dell'ambasciata.