Pamela: tensione e insulti all'arrivo di Oseghale in tribunale
Insulti e grida hanno accolto l'arrivo in tribunale, a Macerata, di Innocent Oseghale
Insulti e grida hanno accolto l'arrivo in tribunale, a Macerata, di Innocent Oseghale, dove e' iniziata l'udienza davanti al gup Claudio Bonifazi per l'assassinio di Pamela Mastropietro, avvenuto il 30 gennaio scorso. "Assassino", "Fuori i mostri dall'Italia" gli hanno urlato le persone che hanno aspettato l'imputato al momento della discesa dal furgone della polizia penitenziaria; tra queste anche diverse provenienti da Roma, citta' natale della vittima. Il 29enne nigeriano si e' coperto il volto con una cartellina rossa ed e' entrato scortato dagli agenti. Fischi e insulti anche all'arrivo dei due legali di Oseghale, gli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi. All'esterno i manifestanti hanno esposto striscioni davanti all'ingresso del tribunale. "Non abbiamo bisogno di ultras", ha detto il sindaco di Macerata, Romano Carancini, che a sua volta e' stato contestato per la presunta mancanza davanti al tribunale dei cittadini di Macerata: "Pamela e' forse un problema per la citta'?", gli hanno polemicamente chiesto. Il primo cittadino ha pero' confermato che il comune intende presentarsi come parte civile.
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