Cronache

Myanmar, Papa Francesco: "Mi inginocchio perché cessi la violenza"

Appello del Papa per la pace nell'ex Birmania: Francesco fa il gesto simbolo dei cattolici che protestano contro il regime che ha deposto Aung San Suu Kyi

Dopo il viaggio in Iraq, dove più volte ha fatto appello alla pace e al dialogo, Papa Francesco abbraccia virtualmente il popolo del Myanmar che sta vivendo un periodo drammatico della propria storia in conseguenza del golpe militare che ha destituito il governo democraticamente eletto della leader Aung San Suu Kyi.
Al termine dell'udienza generale Francesco ha detto: “Ancora una volta e con tanta tristezza sento l'urgenza di evocare la drammatica situazione in Myanmar, dove tante persone, soprattutto giovani, stanno perdendo la vita per offrire speranza”.

Dunque, da oltre Tevere arriva l'ennesimo accorato appello affinché la pace e il dialogo, essenziali per la tenuta democratica del Paese, tornino all'ordine del giorno della politica nazionale dell'ex Birmania.

“Anche io mi inginocchio sulle strade - ha detto il Papa ricordando il gesto simbolo dei cattolici del Myanmar, che ormai è l'emblema delle proteste contro il regime militare - e dico 'cessi la violenza'. Il sangue non risolve niente: prevalga il dialogo”.

Le vittime
Secondo quanto riferito dall'Onu, l'uso della forza letale da parte delle forze di sicurezza di Naypyidaw avrebbe causato dal 1 febbraio ad oggi più di 150 vittime. Altre fonti indipendenti presenti nella zona parlano di oltre 180 morti. Numeri molto alti se si considera che i manifestanti sono scesi in piazza sempre in modo pacifico e mai hanno scatenato disordini.

Il numero maggiore di vittime e feriti si è avuto a Yangon, ex capitale e città più popolosa del Paese un tempo noto come Birmania.

Nel frattempo, dagli Usa e dall'Europa sono state imposte sanzioni ai militari responsabili del golpe. Washington e Bruxelles hanno da subito condannato le violenze e si sono unite all'appello di Papa Francesco perché si ritorni al più presto ad aprire una fase di dialogo fra le parti.