Cronache

Pedopornografia, due arresti in Toscana e 24 persone indagate

Utilizzavano l'applicazione Kik per scambiare messaggi. L'operazione denominata Big Surprise nata da una segnalazione della polizia canadese

Un 45enne della provincia di Pistoia e un 47enne della provincia di Firenze, sono stati arrestati dalla polizia Postale del capoluogo toscano per la detenzione di un enorme quantitativo di materiale pedopornografico. Il 45enne pistoiese era già conosciuto alle forze dell'ordine per il medesimo reato.
L'operazione condotta dalla polizia Postale coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze è stata denominata Big Surprise.
Secondo quanto si apprende almeno altre 24 persone sarebbero state beneficiarie di un avviso di garanzia. L'indagine che ha riguardato ben 17 provincie e nove regioni, è partita tempo fa grazie alla cooperazione con la polizia canadese che avrebbe messo sulla pista giusta quella italiana dopo aver monitorato una serie di messaggi con evidenti contenuti pedopornografici presenti in rete attraverso l'applicazione di messaggistica istantanea Kik.

L'incrocio dei dati e le centinaia di informazioni archiviate hanno permesso agli agenti della polizia postale di individuare, identificare e rintracciare quasi tutti i soggetti che si scambiavano materiale online.
Possiamo dire che Big Surprise è stata un'operazione complessa e lunga che per arrivare a colpire nel segno ha utilizzato le tradizionali metodologie di indagine ma anche nuove tecniche informatiche, come Osint (intelligence su fonti aperte) e cross-platform (ricerche contestuali su molteplici piattaforme).
E' stato in ogni caso un lavoro lungo e meticoloso. Le attività investigative e le conseguenti perquisizioni hanno però consentito di andare a colpo sicuro: in tutte le perquisizioni sono stati trovati elementi e prove di reato a carico degli indagati. Inequivocabile, poi, il ritrovamento di prove a carico dei due arrestati: l'evidenza ha consentito l'arresto in flagranza di reato.
Gli agenti protagonisti dell'operazione sono specializzati in questo tipo di indagine e lavorano da anni sotto copertura anche nel deep web a contatto con i gruppi che si scambiano messaggi e materiale pedopornografico.

Nel 2020 c'è stato un forte aumento dei minori vittime di reati online quali la pedopornografia, l'adescamento, il cyberbullismo, la sextortion, le truffe, il furto di identità digitale e altri: i casi trattati dalla Polizia postale e delle comunicazioni sono stati 4.208 a fronte dei 2.379 dell'anno precedente, il 77% in più.
Inoltre, in Italia è in forte aumento il fenomeno della pedopornografia online (produzione, diffusione, detenzione e commercializzazione di immagini di violenza sessuale su minori, condivise su spazi web): nel 2020 i casi trattati dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online C.N.C.P.O. sono stati 3.243, il 132% in più rispetto ai 1.396 dell'anno precedente, mentre le persone indagate sono state 1.261, il 90% in più rispetto alle 663 del 2019.