Cronache

Pistorius: rilasciato dopo un anno, in liberta' condizionale

Oscar Pistorius e' stato rilasciato dopo aver scontato 1 dei 5 anni di reclusione cui e' stato condannato per l'omicidio della fidanzata, uccisa il giorno di san Valentino del 2013. I giudici hanno deciso di concedere la liberta' condizionale all'ex campione paralimpico sudafricano La commissione ha deciso di "porre Oscar Pistorius sotto supervisione correttiva dal 20 ottobre 2015", ha confermato il dipartimento penitenziario, precisando che "sono state considerati tutti gli elementi, incluso il rapporto sul profilo del criminale, le direttive del comitato e le indicazioni della famiglia della vittima".

Come aveva sottolineato la settimana scorsa Brian Webber, uno dei suoi avvocati, Pistorius avrebbe dovuto essere rilasciato e sottoposto agli arresti domiciliari gia' alla fine di agosto dopo aver scontato un sesto della sua condanna per l'omicidio colposo della fidanzata. Ma la decisione della commissione del riesame era stata contestata all'ultimo minuto dal ministro della Giustizia, Michael Masutha, che si era opposto. La commissione d'appello ha confermato pero' la decisione del board, anche se non ha ancora specificato i termini della liberta' vigilata. Molto probabilmente, l'atleta dovra' restare confinato in casa per diverse ore al giorno e impegnarsi in lavori socialmente utili.

  Per il campione paralimpico resta pero' l'appuntamento del 3 novembre quando dovra' comparire davanti alla Corte Suprema per l'appello della procura che punta a una condanna per omicidio volontario. Il 3 novembre e' prevista l'inizo del processo di appello intentato dalla procura insoddisfatta della condanna a 5 anni di reclusione. Per l'accusa i l giudice del processo non tenne nel debito conto le prove per condannare Pistorius di omicidio doloso premeditato (la cui pen aminima e' 15 anni) e non colposo. A differenza che nel processo di primo grado, in quello di appello Pistorius sara' giudicato da 5 magistrati che possono respingere la richiesta di appello, ordinare un nuovo processo o condannare loro stessi l'ex atleta.