Cronache

Raggi le suona ai pusher: stornelli in piazza per combattere lo spaccio

Secondo la Raggi si tratta di "un messaggio forte e decisivo nella lotta a qualsiasi forma di illegalità"

Stornelli romaneschi, teatro e cabaret recitati su un open bus Atac nelle piazze delle periferie di Roma note da anni come luogo di spaccio da parte dei pusher. L'iniziativa di Virginia Raggi 'Spaccio Arte' partirà domenica 11 aprile da piazza Gasparri ad Ostia.

E andrà avanti con 15 appuntamenti nei weekend: San Basilio (Municipio IV), Tor Bella Monaca (Municipio VI), Corviale (Municipio XI), La Rustica (Municipio V), Primavalle (Municipio XIV), Romanina (Municipio VII), Spinaceto (Municipio IX).    "Siamo vicini ai cittadini onesti che vogliono riappropriarsi dei loro quartieri - sostiene la sindaca di Roma Raggi - e tornare a viverli in sicurezza. E' un'iniziativa orientata a lanciare un messaggio forte e decisivo nella lotta a qualsiasi forma di illegalità, affermando la presenza e l'impegno delle istituzioni sul territorio. Il rilancio e il riscatto delle periferie può e deve essere veicolato anche attraverso la bellezza e l’arte. Porteremo quindi il teatro, la musica, la tradizione romana nelle zone più sensibili della città. Le liberiamo togliendo ogni spazio alle attività di spaccio e alle organizzazioni criminali”.

Nelle prime otto tappe, ad aprile e maggio, l'iniziativa prevede il canto di stornelli romani. A giugno, invece, otto piazze saranno occupate contemporaneamente: è previsto un evento clou con una rappresentazione teatrale, mentre altrove i Municipi promuoveranno, nel rispetto delle vigenti normative anti-Covid, partite di calcetto in strada, presentazioni di libri e letture di poesie. "Secondo la Direzione investigativa antimafia - aggiunge la delegata alle Periferie Federica Angeli - nelle principali piazze di spaccio romano si registra un guadagno, ogni fine settimana, che va dai 200 a 250 mila euro. Andare ad occupare quei luoghi con la bellezza, chiudendo le otto principali strade e piazze contemporaneamente, è un danno incalcolabile per la criminalità romana. È ora che le mafie capiscano che lo Stato, quando gioca in attacco, vince".