Cronache
Reddito di emergenza: meno di un terzo del previsto le richieste, rischio flop
La burocrazia blocca il provvedimento, tra disinformzione e documenti necessari difficili da reperire. Solo 244 mila le domande presentate e 40 mila respinte
Reddito di emergenza: meno di un terzo del previsto le richieste, rischio flop
A meno di tre settimane dal varo del Decreto Rilancio l'Inps si appresta a saldare i primi 67 mila Rem, vale a dire redditi di emergenza per le famiglie in difficoltà economiche, senza altri sussidi. Una misura per cui è stato assunto dal governo un impegno di spesa di 954 milioni di euro, ma a 20 giorni dalla scadenza (il termine ultimo è il 30 giugno per fare richiesta), le domande pervenute sono state appena - come riporta il Sole 24 Ore - 244.355 e di queste quasi 40 mila sono state respinte. Stando a questi numeri, quindi, la misura di sostegno si rivelerebbe un flop per l'Esecutivo, con meno di un terzo del totale di richieste previsto. La simulazione prevedeva una richiesta di circa 815 mila.
Molti dei problemi, fanno sapere dall'Inps, sono dovuti alla mancanza del Dsu (dichiarazione sostitutiva unica), spesso non presente nella domanda allegata, o a problemi con l'Isee che non deve superare i 15 mila euro l'anno. Ma da Cristiano Gori - docente di politiche sociali - arriva un allarme: "Molte persone non hanno nessun accesso al Welfare e sono tagliati fuori da tutti gli aiuti, perchè non hanno dispositivi per scaricare i moduli necessari, sarebbe utile fare una campagna informativa per individuare questi soggetti e prorogare la data di invio per le domande". Il provvedimento, garantisce un contributo di 800 euro per due mensilità, che diventano 840 in caso di presenza di una persona con disabilità grave.