Cronache

Risparmio, una famiglia su 4 in crisi con una spesa extra di 1.000 euro

Una famiglia italiana su 4 non sarebbe in grado di fare fronte a una spesa inaspettata di 1.000 euro con risorse proprie

Una famiglia italiana su 4 non sarebbe in grado di fare fronte a una spesa inaspettata di 1.000 euro con risorse proprie. Il dato emerge dal sondaggio curato da Ipsos e Acri in occasione della Giornata mondiale del Risparmio. Ad affrontare senza problemi l'imprevisto si dice pronto il 76% degli intervistati, con un miglioramento di 4 punti percentuali rispetto al 2015. Nel caso in cui la necessita' salisse a 10.000 euro, saprebbero invece porvi rimedio appena 2 famiglie su 5, il 40%, comunque il 5% in piu' rispetto all'anno scorso. Insomma, commentano i ricercatori dell'Ipsos, "nel Paese rimane un'importante fetta di famiglie che e' al limite delle proprie forze economiche, tanto da non saper far fronte a un imprevisto". In particolare, dalla ricerca emerge che sono il 21%, in crescita rispetto al 18% del 2015, quelle "in crisi grave di risparmio", vale a dire che hanno fatto ricorso ai risparmi accumulati e a debiti e pensano che la situazione restera' identica o si aggravera' l'anno prossimo. Sono il 27%, come l'anno scorso, le famiglie che hanno invece risparmiato nel corso dell'ultimo anno e che prevedono di farlo ancora. Al 5% si fermano quelle con risparmio in risalita, mentre sono il 25% quelle che "galleggiano. Al 12% si attestano le famiglie con risparmio in discesa, mentre il restante 8% e in "crisi moderata". 

Risparmio: italiani rinunciano a viaggi ma non a telefonino

Pronti a rinunciare a una vacanza o a uno spettacolo a teatro ma non all'ultimo modello di telefonino o alle medicine. E' l'identikit dei consumatori italiani che emerge dal sondaggio condotto da Ipsos e Acri per la Giornata mondiale del risparmio. In generale, affermano i ricercatori, si nota un miglioramento del clima per il secondo anno di fila. Sembra essere tornata la voglia di consumare, anche se rimane un'alta selettivita' delle spese. Chi migliora la propria situazione aumenta molto le spese legate all'auto, all'elettronica e alla telefonia. Diverse tipologie di consumi risultano invece ancora scontare una notevole attenzione alla spesa, in primis viaggi e fuori casa (ristorazione e attivita' culturali). In particolare, negli ultimi 2-3 anni, i consumi in viaggi e vacanze sono stati ridotti dal 49% degli italiani contro il 9% che li ha incrementati, mentre il 42% li ha tenuti costanti. Il saldo negativo e' percio' di -40 punti percentuali, un po' meglio del -43 dello scorso anno. Nello stesso periodo, il 45% degli italiani dichiara di aver ridotto la propria frequentazione di ristoranti, bar e pizzerie; solo il 9% afferma di averla incrementata e il 46% di averla tenuta costante. Cinema, teatro e concerti registrano una contrazione presso il 43% degli italiani, solo l'8% ne ha incrementato la fruizione; il 49% e' stabile. A continuare a crescere sono invece le spese per telefono e telefonia: hanno un saldo positivo di 12 punti percentuali, in miglioramento rispetto al +8 del 2015. E' da notare che a incrementare i i consumi siano stati sia coloro che hanno visto un miglioramento del proprio stile di vita, sia quanti non hanno sperimentato problemi, sia persino chi ha dovuto fronteggiare qualche difficolta'. Anche i medicinali continuano ad essere acquistati. Sia pur dominando la stabilita', con il 55% di italiani che risponde di farne un uso uguale al passato, si nota che coloro che ne hanno aumentato il consumo (38%) sono assai piu' di coloro che lo hanno ridotto (7%). Il saldo risulta dunque decisamente positivo e superiore agli anni passati (+31 punti percentuali nel 2016, +19 nel 2015, +20 nel 2014).