Cronache

"Rom diverse da noi", panico in tv: una bella botta al politically correct

Di Giuseppe Vatinno

L'episodio nella trasmissione di Paolo Del Debbio, Dritto e rovescio: una signora in collegamento si sfoga e accusa i Rom

Il governo Meloni ha da poco annunciato, sulla meritoria inchiesta lanciata da Striscia la Notizia, una legge ad hoc per mandare finalmente in prigione le minori incinte mentre il Partito democratico ed altre anime belle si sono stracciate le vesti gridando alla crudeltà, all’insensibilità e al razzismo.

Ne ho parlato qui a proposito di una trasmissione di Controcorrente condotta da Veronica Gentili su Rete 4. Ma torniamo al fenomeno per certi versi nuovo che si è manifestato ieri e che ne fa una puntata storica, da cineteca.

Ad un certo punto, una signora in collegamento da Torino, ha cominciato ad urlare che non ne potevano più dei ladri Rom nel quartiere e che se ne dovevano andare perché erano “diversi da loro”.

A questo punto si è propagato il panico. L’intervistatore gli è zompato addosso per cercare di farla tacere, mentre l’onda del terrore si propagava in cerchi concentrici e sempre più ampi verso Milano e da lì a Roma.

Una signora vessata da anni di ruberie aveva osato dire quello che tutti sanno e nessuno ha il coraggio di dire e cioè la parola “diversi”. Il Re è nudo.

Cruciani tentava di metterci una toppa dicendo che questo non si poteva dire, che non andava detto che però insomma, dopo tutto, ecco, poteva pure essere un po’ vero, ma assolutamente occorreva dissociarsi.

La regia si sbracciava terrorizzata mentre un grande Del Debbio con grande coraggio diceva che la trasmissione si “dissociava” dalla parola “diversi” ma facendo intendere dal tono della voce e dalla costruzione della frase l’esatto contrario. “Ecco, ora che ci siamo dissociati continuiamo”.