"Roma Est a rischio tumori, Frigo Valley bomba ecologica" CasaPound denuncia
Mauro Antonini responsabile di CasaPound: "Necessario un registro tumori per il quadrante est della Capitale"
Il cimitero dei frigoriferi che ricopre un'intera vallata alle porte della Capitale è un'autentica bomba ecologica a rischio esplosione, con conseguenze indicibili e imprevedibili per la salute dei cittadini. "Oltre 60 ettari per quella che gli abitanti della zona pensano si tratti della discarica abusiva più grande d’Italia" scrivono Vincenzo Bisbiglia e Angela Gennaro su un articolo del Fatto Quotidiano del 3 aprile scorso. "Sono diverse centinaia gli elettrodomestici usati adagiati in un terreno privato abbandonato, formalmente compreso nel perimetro del comune di Tivoli (località Bagni di Tivoli) ma distante qualche decina di metri dal confine con la Capitale, disegnato a sua volta lungo il tracciato del fiume Aniene".
"Il colpo d’occhio" continua l'articolo del FQ, "è sconcertante già dalla bretella dell’Autostrada A1 che attraversa l’area tiburtina, tale da non far invidia ai “panorami” scrutabili nei pressi di discariche ufficiali come Malagrotta e Inviolata. Una bomba ecologica, fra l’altro, considerando l’elevato rischio incendi dell’area ma anche gli effetti delle consuete esondazioni del principale affluente del Tevere".
Di tale questione raccapricciante si sta occupando in prima persona CasaPound Italia e in particolare Mauro Antonini, responsabile di CPI per la Regione Lazio nonché già candidato governatore.
"La Regione Lazio" dichiara Antonini, "ha istituito un registro tumori per le cinque province nel 2015, ma considerato che il quadrante Est è sovraccarico di roghi tossici, rifiuti interrati, discariche abusive senza alcun controllo, inquinamento delle falde acquifere con metalli pesanti e, come se non bastasse, ad ogni rogo si verifica il rilascio senza controllo di sostanze teratogene e cancerogene è necessario istituire un registro ad hoc".
"Con l'arrivo del caldo" prosegue il responsable di CPI, "la Frigo Valley è una bomba ad orologeria: un incendio nell'area avrà effetti devastanti sull'ambiente e sulla salute dei residenti. Ecco perché diciamo basta a questa immensa discarica abusiva e chiediamo una bonifica immediata di tutta l'area".
Antonini ricorda inoltre che, per quanto riguarda il Registro dei tumori del Lazio (RTL), CasaPound ha anche indetto una petizione sul sito change.org, in cui chiede: analisi urgente da parte dell'Arpa anche nel quadrante Est - Municipi IV-V-VI (Roma) Guidonia-Tivoli a seguito dei riscontri delle analisi della scorsa estate dove sono stati evidenziati elevatissimi livelli di inquinamento; apertura immediata di un appendice del RTL proprio nel quadrante Est con particolare attenzione di Caserosse, Settecamini, Setteville, Marco Simone, Albuccione, Guidonia, Tivoli, Setteville Nord, Ponte di Nona (Municipi IV-V-VI) per l'aumento di patologie cancerogene, con particolare attenzione a mesoteliomi, melanomi, carcinomi, adenocarcinomi, linfomi diagnosticati ultimamente in queste zone, che rilevi tutte le forme di neoplasie derivanti dal deposito, dall'ingestione e dalla respirazione delle sostanze inquinanti e cancerogene. "La nascita di questa appendice del RTL conclamerebbe l'esistenza nell'area della Frigo Valley di una vera e propria Terra dei fuochi e porterebbe a un'immediata azione di bonifica, necessaria per tutelare la salute dei cittadini", conclude Antonini.
Assieme alla sezione di CasaPound a Tivoli, Mauro Antonini ha organizzato per oggi, giovedì 3 aprile, alle ore 17 un presidio a Tivoli Terme, in piazza Bartolomeo della Queva, per sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni riguardo allo scempio della Frigo Valley, e agli inerenti pericoli e rischi di tumore da inquinamento.
“Siamo in piazza per sollecitare l’intervento di bonifica della 'frigo-valley' che dopo più di un mese dallo scandalo uscito sui media nazionali ancora non vede soluzione”: così dichiara Federico Rapini, coordinatore di CasaPound Tivoli. “Oggi i fari di tv e giornali si sono spenti, noi di CasaPound vogliamo continuare ad attirare l’attenzione su questa discarica che mette a repentaglio la vita dei cittadini del quartiere, vessati ogni giorno da un problema diverso, che sia la discarica o i roghi tossici o furti nelle abitazioni."
“Come nelle scorse settimane - conclude Rapini - continuiamo a chiedere l’intervento della Regione Lazio in aiuto al comune di Tivoli, e stiamo preparando anche un presidio sotto gli uffici dell’assessorato all’ambiente della stessa regione per portare i problemi della nostra città direttamente a chi crediamo debba intervenire per risolvere il problema.”