Cronache

Roma, il cucciolo di cinghiale al pronto soccorso e nessuno se ne prende cura

Un caso sempre più comune a Roma. Il cucciolo soccorso dai veterinari Polivet

Nei giorni scorsi i medici veterinari Polivet si sono trovati davanti un caso che ormai non è più un’eccezione a Roma, e che comporta problemi di ordine organizzativo ma anche burocratico e legale. È stato portato da privati cittadini in clinica un cucciolo di cinghiale di pochi giorni di vita.

Chi lo ha portato racconta di averlo trovato da solo, e aver aspettato alcune ore nei paraggi in attesa che si facessero vivi altri membri della famiglia o la madre stessa. Ma trascorse alcune ore e senza che nessun cinghiale adulto si facesse vivo, temendo per la salute del piccolo, hanno deciso di prenderlo e lo hanno portato in clinica. In clinica lo staff Polivet ha soccorso il cucciolo, che era in buone condizioni di salute ma, essendo nato da pochi giorni, aveva bisogno di essere riscaldato (la sua temperatura infatti era troppo bassa per essere stato molte ore da solo all’aperto) e nutrito.

Si sono presentati subito alcuni problemi logistici: dove poterlo collocare (si tratta infatti di un selvatico, che non poteva essere tenuto in stanza di degenza con altri animali) e la necessità di allattarlo al biberon ogni poche ore. Tutti problemi affrontati con prontezza dallo staff, che lo ha collocato in una camera riscaldata, dove viene allattato ogni 3 ore giorno e notte Ora il piccolo si trova presso la struttura, e si sta cercando chi possa gestire la sua situazione. Sono casi sempre più comuni nelle nostre città, soprattutto a Roma dove la presenza di ampi spazi verdi nel centro cittadino e la grande disponibilità di cibo (data anche dall’accessibilità di bidoni e cassonetti non sempre svuotati con tempestività) rende la presenza di fauna selvatica sempre pù consistente.