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Sacchetti di nicotina, l’allarme: “Dannosi per la salute”. Ecco i rischi

di redazione cronache

Le "nicotine pouches" sono state autorizzate dal Milleproroghe 2022, ma secondo gli esperti sono pericolose:

Sacchetti di nicotina, l’allarme: “Dannosi per la salute”. Ecco i rischi

In Italia e in tutta Europa, un fenomeno sottovalutato sta guadagnando terreno, inserendosi subdolamente nelle abitudini quotidiane soprattutto dei più giovani. Parliamo delle nicotine pouches, piccoli sacchettini di tessuto non tessuto che contengono nicotina e aromi. La loro modalità di utilizzo prevede che vengano tenuti in bocca tra il labbro superiore e le gengive per assorbire nicotina attraverso la mucosa orale. Questa pratica, tuttavia, solleva seri interrogativi sulla legislazione e i potenziali rischi per la salute. Lo scrive il Fatto Alimentare.

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L'introduzione in commercio di questi prodotti nel 2018 ha evidenziato un importante vuoto legislativo. A differenza del tabacco per uso orale, vietato nell'Unione Europea con l'eccezione della Svezia, i sacchettini di nicotina non sono soggetti a regolamentazioni stringenti poiché non contengono tabacco, ma solo nicotina naturale o di sintesi. Questo ha portato alla mancanza di obblighi relativi ai limiti di concentrazione, alle avvertenze sanitarie sulle confezioni, alla notifica degli ingredienti, oltre alla mancanza di sistemi di apertura a prova di bambino e alla libertà di pubblicità.

Nonostante i primi tentativi di commercializzazione risalgano al 2020, solo nel febbraio 2022, con l'approvazione del decreto Milleproroghe, l'Italia ha iniziato a regolare questi prodotti, focalizzandosi però principalmente sull'aspetto fiscale piuttosto che sulla tutela della salute. Ciò nonostante, il Ministero della Salute è intervenuto, imponendo l'applicazione di un'etichetta con avvertenze per la salute sui prodotti commercializzati. Altroconsumo, in una sua recente indagine, ha messo in luce come la vendita online costituisca un'ulteriore zona grigia. I sacchetti di nicotina venduti tramite Internet, spesso privi del contrassegno di Stato, eludono i controlli, risultando in alcuni casi carenti delle necessarie indicazioni sulla quantità di nicotina e sugli avvisi relativi ai rischi per la salute.

Elevati contenuti di nicotina e rischi correlati

Se la concentrazione di nicotina nei prodotti autorizzati in Italia non supera i 20 mg per grammo, online si trovano prodotti che raddoppiano questa dose. Queste quantità di nicotina, paragonabili a quelle delle sigarette tradizionali, possono comportare rischi significativi quali aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Il packaging accattivante e la vasta gamma di gusti rendono questi prodotti particolarmente attraenti per i giovani, celando i pericoli sotto una veste di prodotti "innocui". L'attrattiva è amplificata da una presentazione spensierata e giovanile, che insieme a prezzi accessibili e alla promozione sui social media, potrebbe stimolare nuove dipendenze tra i più giovani, allontanandoli dall'obiettivo del benessere e della salute pubblica.

L'allarme lanciato da istituzioni come l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Società Italiana di Tabaccologia mette in guardia sulle pressioni esercitate dall'industria del tabacco e sottolinea l'urgenza di interventi legislativi per limitare la diffusione e l'accessibilità di questi prodotti, specialmente tra i più giovani. Questo contesto ci ricorda quanto sia vitale un approccio regolamentato e consapevole verso i nuovi prodotti contenenti nicotina, nonché la necessità di politiche sanitarie volte veramente alla tutela e alla promozione della salute pubblica, per evitare di cadere nelle trappole di un mercato in costante evoluzione