Cronache
Sardegna invasa da fiumi di cocaina: smantellato un traffico da 25 mln di euro
L'indagine "Primavera fredda" della polizia ha portato all'arresto di 27 trafficanti, di cui 23 in carcere e quattro ai domiciliari. Gli indagati sono 41
Maxi operazione anti droga in Sardegna: in 2 anni il business ha fruttato oltre 25 mln
Sono state smantellate le due organizzazioni criminali dedite al traffico di droga in Sardegna che facevano scorrere fiumi di cocaina in tutta l'isola, in particolare fra il nuorese e il cagliaritano. L'operazione della polizia rinominata "Primavera fredda" ha portato all'arresto di 27 trafficanti, residenti nelle province di Cagliari, Sassari e Nuoro. 23 di questi sono finiti direttamente in carcere, quattro ai domiciliari. Gli indagati complessivi sono 41.
I capi delle due associazioni a delinquere sgominate dalla Squadra mobile di Cagliari, una con base a Silanus, nel nuorese, e l'altra nel capoluogo sardo, si guardavano bene dallo sniffare la droga, di cui si rifornivano da organizzazioni criminali della penisola (si sospetta dalla 'ndrangheta). Ne avevano fatto un business che in due anni ha fruttato oltre 25 milioni di euro. Uno di loro, quello al vertice del gruppo dei nuoresi, aveva una solida copertura come titolare di un'azienda che vendeva prodotti per l'agricoltura. L'attività non faceva grossi affari, ma quando l'uomo è stato arrestato aveva al polso un orologio Rolex del valore di 33mila euro.
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Il valore commerciale del traffico di droga gestito dalle due bande si aggira sui 25 milioni di euro perché erano tutti panetti da un chilo di cocaina purissima. A occuparsi del trasporto della cocaina, venivano adoperati corrieri che erano anche consumatori, benchè insospettabili. Operai, disoccupati e un dipendente pubblico, pagati a chilometro, si prestavano a trasportare ogni volta uno o due chili di droga nascosti in vani ricavati dalla carrozzeria di auto di grossa cilindrata come Audi e Mercedes, che si potevano aprire con telecomandi a combinazione. Infine, secondo il dirigente della Squadra Mobile di Cagliari, i vertici delle due organizzazioni, investivano i proventi dello spaccio in operazioni immobiliari.
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