Cronache
Scuola, No Meloni Day: protesta degli studenti in tutta Italia. 15 poliziotti feriti, a Torino bruciato fantoccio col volto di Valditara
Foto della premier Meloni imbrattate di sangue. Ma anche del ministro dell’Istruzione e merito, Valditara. Ma non solo
Scuola, studenti in piazza a Roma per no Meloni Day
E' partito da Piramide a Roma il corteo diretto al ministero dell'Istruzione e del Merito degli studenti che scendono in piazza per il no Meloni Day. Alla manifestazione universitari e studenti medi. Ad aprire il corteo uno striscione rosso dei collettivi studenteschi romani dei licei con su scritto "Contro un governo di fascisti e sionisti".
"Oggi scendiamo in piazza - dice una studentessa al megafono - perché questa non è la nostra idea di scuola, non vogliamo questa scuola del merito che crea una studenti di serie A e di serie B e favorisce un ambiente discriminatorio e classista. A causa di questo governo ogni giorno vediamo la nostra libertà e il nostro futuro sgretolarsi davanti ai nostri occhi". Poco dietro alla testa del corteo ci sono gli studenti universitari di Osa e Cambiare Rotta che espongono lo striscione con su scritto "Cacciamo il governo dei tagli e dell'alternanza- No Meloni Day". In questo secondo spezzone spiccano le bandiere della Palestina. Anche gli universitari sono diretti al ministero dell'Istruzione e del Merito.
"No Meloni Day" a Torino, tensione allo sciopero degli studenti: diretta video https://t.co/xENjWn3efF
— Local Team (@localteamit) November 15, 2024
Milano, foto imbrattate di sangue di Meloni e Crosetto
Foto della premier Giorgia Meloni imbrattate di sangue. Ma anche del ministro dell’Istruzione e merito, Giuseppe Valditara, del ministro all’Università e ricerca, Anna Maria Bernini, e del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Esposto insieme alle fotografie insanguinate, un cartello recante la scritta “Le vostre mani sono sporche di sangue”. Li hanno mostrati gli studenti che stanno partecipando alla manifestazione “No Meloni Day”, partita da Largo Cairoli poco fa. Presente anche un cartello con la foto del ministro della difesa, Guido Crosetto, sotto la scritta “Complice del genocidio”.
No Meloni Day, flash mob di protesta vicino consolato Usa
Il corteo degli studenti del ‘No Meloni Day’ è arrivato in via Filippo Turati, nelle vicinanze del consolato degli Stati Uniti dove ha tenuto un flash mob. Alcuni partecipanti, indossando maschere rappresentanti Giorgia Meloni, il presidente statunitense Donald Trump, l’ex presidente Usa Joe Biden, il magnate Elon Musk e il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, hanno srotolato una bandiera palestinese macchiata di rosso e imbracciato fucili finti fatti di cartone. I manifestanti hanno poi intonato cori contro i lavoratori del consolato e gli Stati Uniti.
“Gli Stati Uniti sono la nazione più guerrafondaia dell’umanità - hanno detto -. Non è possibile che la libertà ce la insegni un paese fondato sullo schiavismo”. Insulti anche contro le forze dell’ordine schierate: “La polizia è qui per difendere chi lavora negli uffici di chi è complice del genocidio in Palestina. Sono dei pagliacci, sono dei playmobil”.
Scuola, scontri al corteo di Torino
Tensioni e disordini al corteo di oltre 200 studenti a Torino per il 'No Meloni day': una parte dei manifestanti ha sfondato lo schieramento di sicurezza e c'è stato un breve scontro con la polizia davanti alla Prefettura. Un fantoccio del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, è stato dato alle fiamme all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris.
Gli studenti, partiti da Piazza XVIII Dicembre, hanno esposto striscioni contro l'esecutivo Meloni e contro quello che hanno definito "il genocidio del popolo palestinese". "Contro il governo della guerra, dei tagli e delle riforme all’Università", lo slogan dei manifestanti.
La tensione è salita in via XX Settembre dove una parte del corteo è riuscita a superare lo schieramento di sicurezza e a raggiungere piazza San Carlo e piazza Castello. Danneggiati un un Burger King e un McDonald in cui alcuni manifestanti hanno fatto irruzione.