"Così il seminarista mi molestava. I suoi superiori dicevano: è normale"
Parla una vittima di molestie psicologiche subìte da un seminarista: "I suoi superiori dicevano che non c'era nulla di male"
"Ho parlato con i suoi superiori ma mi dicevano di stare tranquillo e che era tutto normale". Andrea (nome di fantasia, ndr), un ragazzo di Gorizia di 26 anni, racconta ad Affaritaliani.it la sua storia.
"Ho letto su Affaritaliani il caso di una donna che ha subìto per anni molestie, soprattutto psicologiche, da un prete. E ho subito rivisto la mia storia. Le similitudini mi hanno fatto paura, non pensavo ci fossero così tante altre persone nella mia stessa situazione", racconta. "Questo però mi ha fatto forza e mi ha convinto a raccontare anche io quello che mi è successo".
"Tutto è cominciato circa un anno fa quando degli amici comuni mi hanno presentato un ragazzo", spiega. "Premetto che sono omosessuale e non ho nessun problema con questo. Comunque, ho subito notato un certo interesse da parte di questo ragazzo di 30 anni. Dopo un po' ho saputo che era un seminarista e dunque proprio per questo inzialmente me ne stavo sulle mie. Ma questo non lo ha fermato, anzi. Col tempo è diventato sempre più insistente e oppressivo e cercava qualsiasi scusa possibile per passare del tempo con me".
"Non nascondo che mi faceva piacere ricevere così tante attenzioni ma poi tutto è cambiato", prosegue Andrea. "Una sera ha fatto di tutto perché ci ritrovassimo da soli a casa mia e con un gioco un po' subdolo è riuscito a strappare un bacio. Da lì le cose sono andate peggiorando. Con i suoi modi persuasivi e subdoli riusciva sempre a ottenere quello che voleva. Tutte le volte in cui andavamo oltre poi il giorno dopo faceva finta di niente. Si limitava ad andarsi a confessare e per lui era tutto a posto, andava tutto bene. Anzi, faceva passare me come quello sbagliato. Parlava di un diavolo tra di noi. Non solo. Continuava a sostenere di essere assolutamente etero e che per me provava solo una forte attrazione come un fratello. Mi diceva che io ero il suo migliore amico e che comunque lui sarebbe sempre rimasto un seminarista e nient'altro".
"Secondo lui le carezze e i baci erano tutte cose normali", prosegue. "Il suo padre spirituale ripeteva le stesse cose. Mi sono ritrovato in un mondo che non conoscevo prima e che ancora adesso non capisco. Mi sono ritrovato completamente spaesato e fuori di testa. Ho cercato in tutti i modi di allontanarmi ma lui continuava a cercarmi e io ammetto di essermi innamorato. Mi era entrato in testa e sapeva come ottenere qualsiasi cosa da me". Dopo un po' Andrea è costretto a cercare aiuto per uscire da una situazione davvero dura. "Ho iniziato una cura di Xanax e di tranquillanti. Ho cominciato ad andare da uno psicologo ma è difficile uscirne".
E ora? "Sto provando a distaccarmi completamente da lui. Ho capito che per tutto questo tempo sono stato vittima di molestie psicologiche. Denunciarlo? No, non ne ho intenzione. Non voglio rovinargli la vita. Il problema è che credo che lui non abbia nessuna vocazione e faccia una grande fatica ad accettare se stesso. Potrei pensare di denunciarlo solo qualora fra qualche anno, quando magari sarà diventato sacerdote, venissi a sapere che quello che è successo a me sarà successo ad altri ragazzi".
Ma la cosa che colpisce di più Andrea è l'accettazione di questi comportamenti dai superiori del seminarista: "Veniva giustificato in primis dal suo padre spirituale. Io stesso gli ho parlato e lui mi diceva che sono cose normali e che vanno fatte. A lui bastava confessarsi ed era tutto a posto, ma quello che restava pieno di dolore ero sempre io. Spero solo che magari leggendo la mia storia qualche altra persona che si trova in una situazione simile si accorga che è un errore e non ripeta i miei stessi sbagli".
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