Cronache
Sinodo/ Donne prete, celibato e gay: spaccature sulle riforme di Bergoglio
Si conclude la ventesima Congregazione generale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e il risultato è amaro: solo timide "aperture"
Finisce il Sinodo di guerra, Papa Francesco invoca lo Spirito Santo
“Protagonista del Sinodo è lo Spirito Santo”. Lo ha detto il Papa, in spagnolo, a conclusione della ventesima Congregazione generale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, svoltasi in Aula Paolo VI -che si conclude oggi con la messa a San Pietro- sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.
Come “aiuto per il lavoro di ciascuno”, Francesco ha citato un testo di San Basilio sullo Spirito Santo. Poi il ringraziamento a tutti coloro che hanno animato il Sinodo, dalla fase di preparazione alla presidenza delle varie Congregazioni, e alle “persone nascoste, a tutti coloro che dietro le quinte hanno reso possibile tutto questo”. “Non dimenticatevi di mettere indietro l’orologio”, ha detto il Papa prima di congedarsi dall’Aula, riferendosi all’ora legale che è scattata stanotte. In serata, nel corso di una conferenza stampa in Sala stampa vaticana, è stato invece presentato il Documento di Sintesi, che conclude la prima tappa dell’Assemblea e ha un carattere transitorio, in attesa dell’assemblea conclusiva in programma nell’ottobre prossimo.
Papa Francesco durante il Sinodo dei Vescovi - 20esima Congregazione Generale
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Questo il testo del comunicato stampa del Sir, Servizio Informazione Religiosa, che è l’organo ufficiale di informazione della Cei. Su questo Sinodo c’era invero molto interesse ma non ci sono state clamorose novità. Si parlava molto di una possibile apertura al sacerdozio femminile ma non c’è stata. Si parlava della possibile rinuncia al celibato per i preti cattolici occidentali, ma neppure questa novità c’è stata. Il Papa ha ricordato che l’istituto del celibato –ad esempio- non c’è nei membri della Chiesa d’Oriente e chi vuole si sposa liberamente.
Papa Francesco durante il Sinodo dei Vescovi - 20esima Congregazione Generale
Alla domanda di qualche tempo fa (Il Sole 24 Ore) se la questione del celibato «si possa rivedere», il Pontefice ha risposto «sì, sì», ricordando che tutti i membri della Chiesa d’Oriente, o coloro che lo desiderano, «sono sposati». «Nella Chiesa cattolica ci sono preti sposati: tutto il rito orientale è sposato. Tutto. Qui in Curia ne abbiamo uno - oggi l’ho incontrato - che ha la moglie, un figlio». Quella del celibato è infatti solo una “prescrizione temporanea” e in futuro potrebbe essere rivisto. Ma Bergoglio ha anche detto che tale prescrizione non l’abolirà lui citando a sua volta Paolo VI che fece altrettanto, nonostante fosse in pieno periodo conciliare e quindi con l’opinione pubblica ed ecclesiale a favore del rinnovamento.
Tuttavia questo è un tema assai divisivo e da buon gesuita il Papa si muove con molta cautela perché i conservatori non aspettano altro che abolisca il celibato o apra alle donne sacerdote per provocare uno scisma in Santa Romana Chiesa. Ed è per questo che Francesco si è in un certo senso cautelato mettendosi sotto il rifugio dello Spirito Santo che è poi, secondo la dottrina cattolica, è pure quello che ispira i cardinali nel Conclave per eleggere il Pontefice e consiglia l’erede di Pietro nelle decisioni ex cathedra in tema pastorale e di fede, decretandone quindi l’infallibilità. Invocando quindi lo Spirito Santo sul Sinodo il Papa si è tirato fuori da ogni polemica perché i cardinali e i vescovi ostili non possono prendersela più con lui. In conclusione un Sinodo, che secondo gli esperti, “non ha osato” pur dando qualche timida indicazione di apertura.