Cronache
Siria, Vauro loda Matteo Salvini: ormai è una epidemia
Vauro folgorato anch'esso da Salvini sulla "via di Damasco".
Vauro è un vignettista noto per le sue posizioni estreme e poco equilibrate che hanno provocato nel corso degli anni molte polemiche sul suo conto.
Un personaggio che ha sempre attaccato l’Italia e il concetto si sovranità nazionale, con un ego spropositato alimentato dai falsi ideali radical chic di una sinistra sgangherata e che ha avuto in Salvini il suo bersaglio preferito:
http://www.affaritaliani.it/politica/vauro-salvini-378527.html
Quindi ha destato molta sorpresa il suo endorsement al leader della Lega via twitter:
“Condivido e sottoscrivo parola per parola l'appello di Matteo Salvini"
Naturalmente Vauro è in buona compagnia con chi dopo aver attaccato ferocemente i leader leghista è passato d’improvviso all’encomio, ricordiamo da ultimo Gino Strada, che si è sentito in necessità di dimostrare il suo nuovo affetto per Salvini dopo l’attacco in Siria.
Idem Alba Parietti e diversi altri. Ma l’elenco è troppo lungo da riportare e forse un po’ noioso ed anche irritante.
Ma Vauro è un caso particolare perché dovrebbe avere una coscienza più critica in virtù della sua professione, ma così non par essere.
Eppure aveva resistito fino all’ultimo al famoso salto della quaglia, specialità nazionale enotrica:
Si vede che la paolina “via di Damasco” (in tutti i sensi) ha una attrattiva simbolica irresistibile per certi personaggi di sinistra che fino a poco tempo fa avevano fatto del “tiro al Salvini” una sorta di sport nazionale, arrivando a prospettare una sorta di “ammucchiata pacifista” intorno al capo della Lega, che mai avrebbe sospettato tanto onorevole riconoscimento dagli ex nemici di un tempo, ma la vittoria fa miracoli, si sa.